Riforme Istituzionali
Rassegna stampa
 
http://www.malcolmx.it/riforme/indexint.htm


il manifesto - 28/01/2000

Carla Casalini

"Una barbarie civile" La Cgil apre la campagna

Durissimo il direttivo. La Confindustria reagisce con rabbia
No, nessuna trattativa con la Confindustria per 'evitare i referendum' attuandone i contenuti. Il direttivo della Cgil nazionale, riunito per due giorni a Roma, si è concluso ieri con un ordine del giorno, votato all'unanimità, che annuncia un "impegno totale rivolto a tutta la società italiana e finalizzato alla costruzione del massimo consenso alla battaglia per respingere quei quesiti referendari". Giacché, esordisce il comunicato: "i cosiddetti 'referendum sociali', autentico manifesto ideologico del liberismo più regressivo, configurano una intollerabile strategia di attacco alla dignità e ai diritti delle persone; rivelano una idea di società in cui alla certezza delle regole per tutti si sostituisce la legge del più forte". Insomma, "una autentica barbarie civile", e perciò "gravi e sconcertanti sono i pronunciamenti della Confindustria e di qualche altra parte del mondo imprenditoriale" di sostegno e condivisione dei referendum che "rappresentano un atto ostile verso i lavoratori e i cittadini, che ha il culmine nella libertà di licenziare". E per di più contraddicono gli "accordi che la stessa Confindustria italiana ha siglato in sede europea"; ledono l'efficacia della contrattazione "come già dimostrano le difficoltà crescenti ai tavoli negoziali in corso".

Che presunzione!

Immediata la risposta della Confindustria, che "sottolinea con stupore la presunzione con la quale si esprime la Cgil nei confronti delle opinioni altrui". Indigesti, per i padroni, "i toni del documento conclusivo del comitato direttivo", e quanto alle direttive europee, in particolare su part time e lavoro a termine, sono l'indisponibilità "del governo, del parlamento, e l'opposizione del sindacato, in particolare della Cgil" ad aver "bloccato" l'adeguamento italiano. Botta finale: "quanto alla presunta relazione tra i referendum e la contrattazione collettiva, sarebbe bene che la Cgil non cerchi alibi per la sua difficoltà nel negoziare". Insomma, scontro in piena regola.

 Ma nelle assemblee di Arese, nelle due più affollate organizzate dallo Slai Cobas alle meccaniche e alle carrozzerie dell'Alfa, ci raccontano che fra i lavoratori emerge un grosso bisogno di informazione - "dalla tv non si capisce niente" -, e anche un timore: che i contenuti, avversati, dei referendum dei radicali, possano poi passare in qualche modo per le vie normali della trattativa sindacale - "come è già successo tante volte".

 D'altra parte, nella discussione del direttivo della Cgil, ieri, la questione è stata affrontata: ci sono giudizi negativi di dirigenti della sinistra sindacale (e dichiarazioni stampa di Patta, leader di Alternativa) sulle trattative in corso su part time e contratti a termine, e sull'ultima intesa sul lavoro interinale.

Pensionati in campo

"Un'ampia e capillare mobilitazione per il coinvolgimento in ogni comune del più ampio arco possibile di soggetti della società civile" organizzata dai pensionati - e quali migliori conoscitori e tessitori di relazioni e attività civili in ogni quartiere? - è stata preannunciata ieri da Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, "per battere il disegno reazionario sotteso ai referendum".

 Un no della Confapi, indirizzato al referendum che vuole abolire le pensioni di anzianità, è giunto ieri a sorpresa dal presidente dell'associazione delle piccole imprese Bolzoni: costerebbe troppo. Con l'occasione, e sempre in difesa delle scarse risorse delle piccole e medie imprese, un attacco diretto a Giorgio Fossa e alla Confindustria, Bolzoni lo lancia anche a proposito del tfr.

Il No dei Verdi

Ieri la posizione dei verdi è stata decisa dopo la riunione dell'esecutivo nazionale. "La posizione precisa sarà presa sui referendum dopo il pronunciamento della Consulta", ma "fermo restando il rispetto per la libertà di voto degli elettori, nella discussione è emersa una posizione prevalente orientata a dire No ai referendum sociali".Scioperi a Bologna. Oggi si riunisce il direttivo emiliano della Fiom con il segretario generale Sabattini. Lunedì Fim, Fiom, Uilm riuniranno i delegati della provincia per lanciare la contrattazione articolata, e aprire la campagna referendaria con almeno "100 assemblee di fabbrica", ma gli scioperi contro i referendum si sono già avviati. Oggi alla Weber Marelli di Bologna la rsu, che nel comunicato sottolinea fra l'altro la "libertà generalizzata di licenziamento", e insieme la "totale liberalizzazione dei contratti a termine" che minacciano tutte e tutti, vecchi e giovani, nella dimensione del lavoro, organizza un'ora di sciopero con assemblea per ogni turno, e "i lavoratori part time faranno metà degli orari previsti". E scioperi ci sono già stati anche alla Lombardini, e Fantuzzi reggiane, di Reggio Emilia. 



 
Indice "Rassegna Stampa"