Il Comitato Politico per l’Astensione ai Referendum denuncia l’inspiegabile ritardo con il quale la Commissione Parlamentare per l'Indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi e l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni hanno fissato le disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per i referendum abrogativi della primavera 2000.

A partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle deliberazioni della Commissione di Vigilanza e dell’Autorità, i soggetti politici interessati ad accedere ai programmi di comunicazione politica e della trasmissione dei messaggi politici autogestiti hanno 10 giorni (delibera della Commissione) e 15 giorni (delibera dell’Autorità) di tempo per dare comunicazione della loro posizione sui singoli quesiti.
Le deliberazioni sono datate 29 marzo 2000 e la loro pubblicazione in Gazzetta è del 1 aprile 2000.

E’ evidente che per gli eventuali rifiuti della Commissione di Vigilanza di riconoscere rilievo politico ad alcuni soggetti politici, con conseguente negazione del diritto alla parità di accesso ai mezzi d’informazione, non può esservi la possibilità concreta di ricorrere in tempi utili visto che la notifica di tali rifiuti e i ricorsi non potrebbero aver luogo se non a campagna elettorale iniziata.
Una penalizzazione grave per tutti i soggetti politici per i quali sia la Commissione di Vigilanza che l’Autorità non prevedono l’automatico riconoscimento e per i quali potrebbero verificarsi motivi di contenzioso.

Il Comitato Politico per l’Astensione ai Referendum comunica sin d’ora che adirà a tutti gli strumenti legali al fine di vedersi riconosciuto il diritto alla parità di accesso ai mezzi d’informazione, adempiendo a tutte le procedure previste dai provvedimenti pubblicati in Gazzetta, e opponendo ricorso nel caso di un suo non riconoscimento; laddove la risoluzione legale degli eventuali contenziosi dovesse andare oltre l’inizio della campagna elettorale referendaria, il Comitato denuncerà in tutte le sedi l’irregolarità dello svolgimento delle procedure elettorali.

CO.P.A.R. – Comitato Politico per l’Astensione ai Referendum

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