Riforme Istituzionali
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Comitato politico per l'astensione ai referendum
 
10 maggio 2000

Comunicato Stampa del Comitato Politico per l'Astensione ai Referendum

Revisione delle “Liste elettorali”: la farsa dei referendari, sostenuti dal Governo Amato, continua.

Con l’approvazione al Senato del Disegno di Legge che introduce la “morte di Stato”, il fronte dei referendari, sostenuto dal Governo Amato, sta realizzando l’ennesimo “colpo di mano” lesivo di garanzie costituzionali.

Non contenti dell’ammissione, da parte della Consulta, di quesiti apertamente anticostituzionali;
non contenti di avere ottenuto la ripetizione del voto, prima della scadenza dei 5 anni, di quesiti non approvati in precedenti tornate referendarie;
non contenti dell’esclusione dei Comitati per l’Astensione dalle tribune referendarie organizzate dal servizio pubblico;
il fronte referendario sta ottenendo anche la cancellazione dalle liste elettorali di un consistente numero di elettori italiani VIVI.

Ci permettiamo di ricordare che tutta questa farsa nasce da un falso problema: le liste elettorali, senza la necessità di un nuovo intervento da parte del Governo o del Parlamento, debbono già ora essere aggiornate, in occasione delle scadenze elettorali, 45 giorni prima e, nuovamente, 15 giorni prima la scadenza elettorale.
L’intervento del Governo che ha promosso il Disegno di Legge per la revisione delle liste, ha il solo intento di cancellare, in modo arbitrario, riducendo i controlli, tutti gli elettori considerati irreperibili.
In altre parole, la scarsa efficienza degli uffici dell’amministrazione pubblica può divenire condizione attraverso la quale sottrarre ad alcuni cittadini i diritti politici.
Un elettore residente all’estero, quindi, che potrebbe non essere interessato ai referendum in corso, e perciò non interessato a verificare se lo Stato italiano sia stato efficacemente in grado di rintracciarlo, potrebbe essere, a sua insaputa, cancellato dalle liste elettorali.
Ci troviamo di fronte ad un palese intervento teso ad alterare l’esito della consultazione referendaria. Un intervento che lede direttamente i principi fissati dall’art. 75 della Costituzione, che impone, per l’approvazione dei quesiti, la partecipazione alla consultazione referendaria della maggioranza dei cittadini.
Attraverso questo provvedimento promosso dal Governo, molti cittadini verranno privati, a loro insaputa, del diritto di contrastare l’approvazione dei quesiti attraverso l’astensione.
 
 

CO.P.A.R. – Comitato Politico per l’Astensione ai Referendum

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Fax c/o Studio Legale Associato: 06/3723198
 



 
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