Riforme Istituzionali
Rassegna stampa
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La Stampa 11-03-2002
 
Mancino rilancia il «proporzionale»
Annuncia una proposta di legge basata sul «sistema tedesco»
Nicola Mancino si accinge a presentare in Senato una proposta di legge elettorale che rilancia il proporzionale ispirandosi al modello tedesco, e si augura che la Margherita assuma tra i suoi più urgenti impegni proprio la riforma del sistema politico. «Abbiamo un modello che è materialmente presidenziale - ha detto l´ex presidente dell´assemblea di Palazzo Madama intervenendo a conclusione del dibattito congressuale dei popolari -; una Costituzione materiale che prevale su quella formale, ma non abbiamo nessun tipo di contropotere. Il Parlamento oggi è un organo bicefalo, costituito da una maggioranza che vota per alzata di mano e un'opposizione stretta in tempi contingentati. Dobbiamo fare qualcosa per ricollocare al centro del dibattito politico il Parlamento, oggi cinghia di trasmissione del governo e non organo di controllo». Il progetto di legge porta anche la firma di due esponenti di spicco del correntone diessino, Cesare Salvi e Massimo Villone (firmatario, quest'ultimo, di diverse proposte di legge nella scorsa legislatura), ma il testo è stato mandato a tutti i senatori dell'opposizione per raccogliere altre adesioni, prima della presentazione ufficiale prevista per la settimana prossima. Il testo - spiega Villone - «è un modello tedesco puro, senza premio di maggioranza, e prevede che la metà dei collegi sia assegnata con sistema uninominale maggioritario e l'altra metà con sistema proporzionale su liste. Ma il risultato finale, il numero dei seggi di ciascun partito, è determinato dal voto nel proporzionale». La proposta introduce anche una soglia di sbarramento al 5% e una norma con cui si affida agli iscritti ai partiti, o a primarie, la scelta dei candidati nei collegi. Inoltre nella relazione che accompagna il testo si richiama la necessità di una riforma costituzionale sulla forma di governo, suggerendo il cancellierato alla tedesca in coerenza con il sistema elettorale proposto. «L'obiettivo - precisa ancora Villone - è da un lato quello di mantenere un incentivo al bipolarismo, attraverso il 50% di collegi uninominali maggioritari, dall'altro quello di dare maggiore flessibilità al sistema. Si consente infatti alle forze politiche di scegliere se coalizzarsi o correre da sole, così le coalizioni potranno nascere per effettiva consonanza politica e non per necessità. Del resto - sottolinea - lo sbarramento al 5% costituisce comunque un disincentivo alla frantumazione del sistema politico». Quanto alle motivazioni della proposta, il senatore diessino le spiega così: «Il maggioritario a un turno non si è rivelata una scelta felice, perché ha provocato un aumento della frammentazione dei partiti e non ha dato coesione alle coalizioni; da qui la proposta di un ritorno al proporzionale sia pure - conclude - "personalizzato", cioè appunto di tipo tedesco».


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