E al richiamo del capo dello stato non sono mancate le reazioni. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi da parte sua ha tenuto a precisare di non aver commentato una sentenza, ma di aver voluto dare un giudizio storico e politico sulle vicende italiane degli ultimi dieci anni.
Il presidente del Consiglio ha quindi aggiunto che "il governo e la maggioranza procederanno su questa linea per una piena restaurazione dello stato di diritto e della divisione dei poteri. Tornare alla Costituzione varata dai Padri della Repubblica in materia di immunità - ha sottolineato il premier - è un dovere verso gli italiani che ci hanno dato mandato di governare per cambiare l'Italia e renderla migliore, cioè più libera, e per realizzare quel sistema di alternanza democratica in cui a decidere chi governa sono gli elettori e non settori politicizzati della magistratura".
Ma per il segretario dei Ds Piero Fassino Berlusconi ha il dovere di rispettare la magistratura senza esprimere giudizi che rischiano di delegittimarne l'attività .
Infine il protagonista della vicenda, l' onorevole Cesare Previti, replicando al presidente del Csm Virginio Rognoni, ha detto di non poter subire in silenzio una sentenza che a suo parere viola la Costituzione
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