L’avvocato pronto a sollevare l’eccezione nel corso della vicenda Sme
MILANO - Il processo Sme sarà comunque
il banco di prova della legge sull’immunità per le alte cariche
dello Stato. A chiedere di valutare se essa rispetta la Costituzione potrebbe
essere l’onorevole del Prc Giuliano Pisapia il quale, come avvocato, nel
processo assiste la parte civile Cir. «Quando sono convinto di una
questione giuridica, come l’incostituzionalità di questa legge,
la sollevo nei processi in cui sono difensore», annuncia.
Perché sarebbe incostituzionale?
«Ci sono evidenti profili di incostituzionalità.
I problemi sono quelli relativi ai principi di uguaglianza dei cittadini
davanti alla legge e della ragionevole durata del processo».
Può spiegarsi meglio?
«L’articolo 3 della Costituzione dice che
tutti i cittadini sono uguali senza differenze, tra l’altro, di condizioni
personali e sociali. Un principio al quale si può anche derogare
per situazioni particolari, ma solo con una norma costituzionale e non
con una legge ordinaria come si sta facendo in Senato. Infatti, tutte le
prerogative garantite ad alcuni soggetti istituzionali, come il presidente
della Repubblica, il presidente del Consiglio e i ministri, sono sancite
nella Costituzione».
E il principio della ragionevole durata del
processo?
«Il discorso è analogo. Il processo
potrebbe essere sospeso per anni o decenni. Così si violerebbe anche
il diritto al contraddittorio e all’accertamento della verità. Faccio
un esempio: se bisogna sentire un testimone che al momento è molto
anziano e malato, sospendendo il processo per anni si rischia di sottrarre
elementi fondamentali all’accertamento della verità. Questo per
dire che può essere accettabile garantire alle più alte cariche
dello Stato che l’autorità giudiziaria non interferisca sulla loro
attività, è necessario però mettere alcuni paletti.
Penso ad una sospensione non prorogabile in caso di nuovo incarico e applicabile
solo se il processo non riguarda fatti antecedenti all’incarico e delitti
comuni».
Altra legge che, come quelle sulle rogatorie
o la Cirami, si ripercuote sul processo Sme?
«È una legge che, quando sarà
approvata, avrà un riflesso immediato sul processo Sme e che, ancora
una volta, riguarda un’unica persona: il presidente del Consiglio. La necessità
di introdurre questa norma deriva non dal fatto che alte cariche dello
Stato rischiano un processo, ma solo perché il premier è
imputato in un processo che sta per arrivare a sentenza. E una legge costituzionale
richiede tempi troppo lunghi».
Giuseppe Guastella
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