di Angelo Benessia
Nel giugno del 1946 l'Assemblea costituente, per preparare il progetto della Costituzione repubblicana, nominò una commissione di 75 deputati, presieduta da Meuccio Ruini. Dopo sei mesi di intenso lavoro da parte di tre sottocommissioni, venne presentato un progetto di costituzione che l'assemblea plenaria discusse, quasi ininterrottamente, da marzo a dicembre del 1947. La Carta fondamentale entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
Altri tempi, altre tempre. De Nicola, De Gasperi, Einaudi, Calamandrei, Mortati, Terracini e tutti gli altri costituenti erano, al cospetto del quartetto cadorino, lenti plantigradi. È tuttavia possibile che il «metodo della malga» faccia pagare la rapidità dei risultati con i rischi dell'improvvisazione.
Autorevoli commentatori dubitano, per dirne una, che sia lungimirante
comprimere i poteri del Quirinale e aumentare, invece, quelli del primo
ministro. Oggi, ad esempio, l'art. 87 della Costituzione prevede che il
Presidente della Repubblica «autorizza la presentazione alle Camere
dei disegni di legge di iniziativa del Governo». È una forma
di «bilanciamento» che recentemente ha mostrato di funzionare.
Come si leggeva su La Stampa di ieri, il Capo dello Stato non ha dato
il suo «placet» alla presentazione del disegno di legge licenziato
dal Governo lo scorso 11 luglio per attuare la decisione del Consiglio
UE che istituisce Eurojust, l'organo comunitario di coordinamento delle
inchieste sui reati che hanno una ricaduta transnazionale. Il Governo pensava
che dovesse farne parte un giudice nominato dal Guardasigilli, cui avrebbe
dovuto rispondere, diventando così un funzionario amministrativo.
Ma si voleva dare il potere, a quel «giudice-funzionario»,
di acquisire anche atti giudiziari, con evidente violazione della regola
che vuole la separazione del potere amministrativo da quello giudiziario.
Dialettica normale quanto provvidenziale: lo stop farà sì
che il Governo ci ripensi e che rinunci al giudice bon à tout faire.
Ebbene, nella bozza dei «saggi» questo bilanciamento non
esiste più, il potere «autorizzativo» previsto dall'art.
87 è stato poco saggiamente soppresso. Meglio tornare, se questa
è l'aria, al passo lento e ponderato dei padri fondatori.
Se qualcuno capita a Lorenzago, non si perda la Madonna della Difesa. E già che c'è, accenda una candela. Non guasta mai.
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