AdnKronos
16-10-2003
D'Alema (Ds): ''Pronti a votare la Turco-Fini''
Castelli: ''Incostituzionale pdl An'' Lega presenta ddl su test ''naturalizzazione''
per cittadinanza: esame di lingua italiana e dialetto, oltre a domande
di cultura generale
Milano, 16 ott. - (Adnkronos) - E' una proposta di legge ''piena di
incongruenze e ingiustizie'' quella elaborata da An sul voto agli immigrati,
''in quanto stabilisce una serie di discriminazioni francamente incomprensibili.
Un caso di legge costituzionale palesemente incostituzionale''. E' il commento
del ministro della Giustizia Roberto Castelli. Con la proposta di legge
di Alleanza Nazionale, ''che introduce la necessita' di avere 'un reddito
sufficiente per il sostentamento' per poter votare, si torna indietro fino
al 17 marzo 1848, con la legge elettorale del Regno di Sardegna che stabiliva
che per votare bisognava pagare un censo di 40 lire. Con questo testo -osserva
Castelli- An ha cercato di evitare di fare una legge di sinistra ma l'esercizio
le e' riuscito male''.
Di diverso avviso il segretario dell'Udc, Marco Follini. ''E' una proposta
civile, ragionevole, la condividiamo. Su quella proposta c'e' la nostra
disponibilita' e immagino ci saranno i nostri voti in parlamento''.
Intanto i Ds ribadiscono di essere pronti a votare con Alleanza nazionale
sul diritto di voto agli immigrati. Una legge che, per potenza delle convergenze
parlamentari, potrebbe un giorno chiamarsi Turco-Fini. ''Le procedure parlamentari
-ha sottolineato Massimo D'Alema- permettono l'integrazione dei testi.
Forse avremo la Turco-Fini e non ci sarebbe nulla di scandaloso. Le leggi
si giudicano dai contenuti, non dal nome di chi le propone. Se nella legge
Turco-Fini si riconosce un diritto sacrosanto a persone che vivono e lavorano
in mezzo a noi, io la voto. Senza alcuna difficolta'''.
Oltre alla presentazione della proposta di Alleanza nazionale, quella
di oggi e' stata anche la giornata del ''test di naturalizzazione'' per
gli immigrati che vogliono diventare cittadini italiani, proposto dalla
Lega. Secondo il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli il test,
oltre a comprendere una prova di lingua italiana e di lingua locale (in
base alla regione di residenza), dovrebbe prevedere anche domande di cultura
generale, di storia e relative ai sistemi istituzionali, sia locali che
nazionali. Calderoli fa notare come attualmente la richiesta di cittadinanza
in Italia, a differenza di altri Paesi, e' legata a ''meri procedimenti
burocratici che non tengono conto di altri aspetti come ad esempio la capacita'
dello straniero di parlare la nostra lingua''. Test simili, nota Calderoli,
sono previsti sia in Gran Bretagna che negli Usa.
La proposta della Lega non viene bocciata dal coordinatore di An, Ignazio
La Russa anche se, sottolinea, ''potra' subire modifiche'' nel corso del
suo iter parlamentare. ''Siamo d'accordo, in linea di massima, sui principi
che ispirano la proposta della Lega - dice La Russa - nel senso che e'
giusto insistere sulla comprensione, anche per gli extracomunitari, di
quelli che sono i valori di fondo della nostra Costituzione''. Una battuta
La Russa la riserva al test ''di lingua locale'': una ''simpatica proposta
che passera' se avra' i voti in Parlamento...''.
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