Tutti scandalizzati per le torture, non una voce, però, per denunziare
gli aspetti più gravi del modo di procedere delle forze della coalizione
nei confronti dei “fermati”:
si viene arrestati e liberati a discrezione, quasi
sempre senza mai finire di fronte ad un'autorità che possa essere
definita un giudice;
nessuna assistenza legale;
veri e propri desaparecidos senza possibilità alcuna
di comunicare con l'esterno.
Tra questi fantasmi senza diritti, anche Saddam Hussein e Tareq Aziz.
Il secondo, ricordiamolo, prima della guerra era libero di girare il
mondo e d'incontrare tutti, Papa compreso. Dopo la guerra, nessuno che
si chieda che fine abbia fatto e perché.
Sui problemi legati alla sparizione di Saddam Hussein e al processo
che non c'è ho già scritto nell'editoriale Lunga
vita a Saddam
Vorrei soltanto aggiungere che se il nostro Presidente del Consiglio
Berlusconi sparisse nel nulla pretenderei, anche per lui, l'applicazione
dell'art. 13 della Costituzione italiana:
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o
perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà
personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e
nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente
dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare
provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto
ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle
successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni
effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque
sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
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