Egr. Presidente del Consiglio,
proprio quest'oggi, venerdì 11, ho ricevuto, sul mio telefono
personale, un messaggio proveniente dalla Presidenza del Consiglio.
Come lei ben sa, non avendomelo mai comunicato, io non conosco il suo
numero di telefono e non posso quindi inviarle messaggi.
Lei, invece, diversamente da me, ha avuto modo di entrare in possesso,
non so attraverso quali canali, del mio numero telefonico.
Con ogni probabilità, i suoi uffici hanno fatto riferimento
ad un elenco di numeri presenti in un data base appositamente realizzato.
Dato che, però, non ricordo di aver mai autorizzato alcuno all'archiviazione,
diffusione ed utilizzazione del mio numero telefonico, converrà
con me che tutto ciò non può che essere considerato un abuso.
Spero quindi vorrà comprendere il mio zelo nel voler adempiere
quanto prima all'obbligo di segnalare all'autorità garante per la
tutela dei dati personali e alla più vicina stazione dei carabinieri
i fatti sopra riportati.
Cordialmente
Franco Ragusa
PS. Nel ringraziarla per le informazioni ricevute, mi permetta infine
di ricordarle che medesimo zelo, da parte sua, non si è avuto modo
di riscontrarlo in occasione dei referendum del 2001 e 2003.
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