Riforme Istituzionali
 
Appello "La sinistra per il proporzionale"
 
www.riforme.net

Proporzionaleora 

Prima dell'assemblea del 29 settembre 2005
 


Cari Compagni, scusandomi per il disturbo desideravo aggiungere una brevissima postilla, alla mia già inviata giustificazione per l'assenza all'incontro di oggi a Roma.
Si tratta di questo: mi pare assolutamente inaccettabile (e credo debba essere ben sottolineato) il progetto di riforma avanzato dal centrodestra, per almeno tre motivi: a) l'esasperazione del personalismo, attraverso l'indicazione del candidato premier viene , se possibile, ancora accettuanta con la formula "un uomo solo al comando";
b) l'introduzione delle soglie di sbarramento, addirittura differenziate;
c) le liste bloccate.
A mio modesto e personale giudizio deve restare chiaro che l'obiettivo de la modifica del sistema elettorale, in senso proporzionale, deve misurarsi con il grande tema del "Parlamento specchio del paese", il recupero della rappresentatività e del ruolo dei partiti politici come fattore di integrazione sociale, la necessità di non esaurire la politica tutta intera dentro la "governabilità".
Gli stessi motivi, insomma, per i quali si fece la battaglia dell'Aprile 1993 contro Segni - Occhetto (il ruolo del gruppo dirigente PDS di allora non deve essere obliato) e per i quali occorre marcare negativamente la vicenda delle primarie, che pure sta vedendo conivolti, nella stessa logica della politica - spettacolo e della personalizzazione, Rifondazione Comunista e i cosiddetti "disobbedienti".
Mi sa che, alla fne, gli unici disobbedienti veri siamo noi.
Grazie per l'attenzione

Franco Astengo



Carissimi,
il 29 settembre non potrò essere presente alla Casa delle culture perché ha da tempo impegni che mi portano in Sicilia dal 28 al 30.
Desidero tuttavia ribadire la mia adesione alla presa di posizione a favore di una riforma elettorale autenticamente proporzionalista, condizione necessaria per il pieno ristabilimento della democrazia
costituzionale nel nostro Paese.
Sulla base di queste valutazioni, spero che l'appuntamento del 29 sia foriero di ulteriori e sempre più efficaci iniziative. intanto auguro a te e a tutti i presenti buon lavoro!
con un cordiale saluto,
Alberto Burgio, Direzione Nazionale Prc

Care compagne e cari compagni
non potendo essere presenti all'assemblea vi scriviamo queste poche righe di saluto.

Abbiamo aderito con piacere all'appello, che riteniamo possa rappresentare un primo importante momento di chiarificazione all'interno della sinistra.

Da troppo tempo si ripete che è solo a causa del maggioritario e del bipolarismo che siamo costretti a scendere a patti con i partiti borghesi ad ogni tornata elettorale... e oggi che sarebbe possibile dare una spallata a questo sistema elettorale, improvvisamente il maggioritario sembra non essere più un problema per nessuno.

Il Re è nudo e speriamo che questo appello possa contribuire a rendere evidente a tutti questa verità!

Ma è soprattutto in qualità di lavoratori che abbiamo aderito.

Delocalizzazione, crisi economica, licenziamenti, disoccupazione, salari sempre più da fame: i costi della crisi di questo sistema produttivo vengono scaricati sempre e solo sui lavoratori che col ricatto vengono spinti ad accettare ulteriore flessibilità, salari sempre più bassi, sempre meno diritti, soluzioni individuali invece che collettive.

Allo stesso tempo la materialità di una condizione di vita ogni giorno più precaria e più misera fa sì che tra i lavoratori aumenti la speranza in un cambiamento radicale.

Questo è il contesto in cui si è riproposta la concertazione politica tra i partiti della "sinistra" di classe con i partiti del centro-sinistra borghese, per lusingare questa speranza invitandola al grande gioco delle primarie, per ingannarla con la rappresentazione del grande cambiamento che non cambierà nulla... e quindi per sacrificarla sull'altare di una nuova concertazione sindacale e di un'ulteriore subordinazione delle lavoratrici e dei lavoratori alle esigenze di industriali e borghesi.

Concertazione politica e concertazione sindacale tra gli interessi di chi sfrutta e le ragioni di chi è sfruttato hanno un obiettivo comune: quello di privare i lavoratori di ogni prospettiva di cambiamento politico reale costringendo la grande maggioranza di loro ad affrontare individualmente il ricatto delle necessità quotidiane: sfamarsi e sfamare la propria famiglia, pagare affitti, bollette, spese mediche e spese scolastiche...

Auspichiamo che questo appello, contribuendo a fare chiarezza, possa anche offrire una prima sponda politica alla speranza in un cambiamento radicale di chi ha sempre meno da perdere, di chi lotta contro il licenziamento, di chi difende il proprio posto di lavoro, di chi resiste alla delocalizzazione, di chi è stufo di pagare per la crisi dei suoi padroni.

Buon lavoro compagni, e arrivederci alla prima assemblea nazionale dei firmatari dell'appello.

I compagni che promuovono l'appello "la sinistra per il proporzionale"
a Padova e nel Veneto.

Redazione “Il pane e le rose” (panerosepd@libero.it)


Mi associo all'appello "LA SINISTRA PER IL PROPORZIONALE" auspicando che il PRC voglia condurre in parlamento da subito, una battaglia in merito, sfruttando (se del caso) anche le contraddizioni apertesi all'interno del centro destra.
Berlusconi può e deve essere sconfitto, ma con lui deve essere sconfitto il liderismo e la personalizzazione della politica. per questo, ritengo che un primo passo in questo senso, sia il ripristino di un sistema elettorale democratico come il proporzionale.

Pio De Angelis
Consigliere regionale del PRC in F.V.G.



Aderisco convinto all'introduzione di un sistema elettorale proporzionale per una rappresentanza democratica che rifletta il reale consenso del paese.
 
Massimo Marcori
 CPF P.R.C. TORINO

Carissimi,

aderisco con passione al vostro appello. Il recente ricorso ad elezioni Primarie da parte dello schieramento di Centro-Destra rischia di istituzionalizzare - oltre ai già noti propositi di Vannino Chiti dei D.S. - questo procedimento che ci era sinora estraneo e quindi provocherà l'ulteriore degenerazione del sistema politico italiano in un sistema bi-partitico dove i Partiti della sinistra radicale ed i comunisti si ritroveranno praticamente emarginati dalla vita politica ed amministrativa del Paese, come di fatto accade nei paesi anglo-sassoni. Bisogna fermare questa...."metastasi" (cito parole non mie!), prima che la parte ancora sana del Paese soffochi nell'apatia e nella disillusione!!!

Enrico Damonte

Membro del Comitato Politico Federale di Pordenone del P.R.C.
Coordinamento Provinciale di Pordenone dell'Area "Essere Comunisti"


La legge elettorale presentata dal governo è una legge truffa, e come tale deve essere fermamente respinta dalle forze della sinistra. Allo stesso tempo però rimane incomprensibile l'atteggiamento di alcune forze - ed in particolare delle forze della sinistra di alternativa - che danno l'impressione di voler legare la battaglia contro questa truffa ad un arroccamento in difesa del sistema maggioritario. Quest’ultimo rappresenta il sistema che meglio si presta oggi alle compatibilità del capitalismo neoliberista, e le primarie che si stanno per svolgere ne rappresentano il suggello.
Oggi il trucco usato dalle destre deve essere invece ribaltato dalle forze di sinistra per dare vita, sin da ora, ad una offensiva democratica e realmente proporzionalista. Abbandonare la strada della battaglia per un sistema elettorale proporzionale potrebbe dare vita a una disastrosa interruzione della "connessione sentimentale" col popolo della sinistra che chiede democrazia e rappresentanza reale.

Francesco Cirigliano
Comitato Politico Nazionale del Prc - fed. Potenza


Adesione convinta del comitato locale di Attac Vercelli, per uscire dal
medioevo turboliberista.
x il Comitato, Filippo Incorvaia.



Carissimi, mi chiamo Mancini Ferdinando, sono consigliere e capogruppo di una lista civica denominata Viva Sansepolcro, del comune di Sansepolcro provincia si Arezzo; sono anche iscritto al Nuovo PSI. Ho letto il testo del manifesto e vi scrivo per sottolinearvi la mia adesione all'appelo per il cambiamento del sistema elettorale in senso proporzionale. E' un'occasione che non possiamo perdere, ne possiamo vanificare in una logica maggioritaria bipolare. Sappiano, coloro che vogliono candidarsi alla guida del Paese, essere statisti e non perdersi su valutazioni di mero opportunismo.
  Cordialmente.
 
Ferdinando Mancini


Cari compagni/e, ho letto il vostro appello e lo sottoscrivo, anche se ormai la politica istituzionale e' completamente nelle mani di chi puo' disporre delle risorse economiche necessarie per poter sostenere le "moderne" campagne elettorali. Non penso quindi che un ritorno al proporzionale puro possa poi cambiare piu' di tanto le cose in termini di partecipazione attiva di organizzazioni e singoli cittadini alla gestione delle istituzioni del paese. In ogni caso vale la pena sollevare il problema, anche per mostrare l'enorme deficit di democrazia nei sistemi capitalisti come quello in cui viviamo.
Saluti
Bruno Giacomazzo, Trieste


Care/i compagne/i,
aderisco volentieri all'appello " La sinistra per il Proporzionale" che condivido quasi completamente. Il tentativo truffaldino del Polo non deve farci perdere il filo di una battaglia contro il maggioritario ed i suoi rischi antidemocratici. Ne sottolineo solo uno che però mi sembra spesso sottovalutato. E' unicamente l'organizzazione del sistema politico in forma bipolare (forma oggi sotto attacco dall'ipotesi  neo-centrista) che ha sinora consentito il permanere del pluralismo politico in Italia. C'è infatti dentro l'attuale legge un pericolo gravissimo. Se si organizzasse un centro politico consistente questo potrebbe sostanzialmente cancellare ogni presenza alla sua sinistra ed alla sua destra.
Questa legge è una legge pessima che va cancellata. Noi del PdCI continuiamo a sostenere un sistema proporzionale con premio di maggioranza, un sistema che consenta alla coalizione vincente la possibilità di dar vita ad un Governo ma che garantisca il massimo di pluralismo politico e la piena agibilità delle opposizioni.
Questo ieri, oggi ed anche domani.
Iacopo Venier
Responsabile Politiche Internazionali - Segreteria Nazionale PdCI


Aderisco convintamente all’appello in favore di una legge elettorale proporzionale pura, senza sbarramenti e senza premi di maggioranza, bisogna invertire il pensiero unico inculcato che dice che la stabilità, la governabilità e il bipolarismo sono valori assoluti; a mio avviso al contrario il primato deve essere quello della rappresentanza, della democrazia e della più ampia partecipazione.
 
Roberto Beghelli (Rsu FLMUniti-CUB Telecom Bologna)


Aderiamo convinti al Vs. appello di autoconvocati della sinistra per il ritorno al proporzionale puro, unica via di salvezza per la democrazia autentica in questo Paese, mortificato dall'antidemocratico sistema maggioritario.

dott. Pino A. Quartana - Segretario Nazionale NUOVO PARTITO d'AZIONE
 
 


Vai all'appello
 
 
Mailing List di Riforme istituzionali