Riforme Istituzionali
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Nuova Agenzia Radicale 14-12-2005
 
Addio Mattarellum! Passa la nuova legge elettorale in senso proporzionale
 
Il Senato ha approvato definitivamente la legge che reintroduce il sistema proporzionale, abolendo i seggi uninominali in entrambi i rami del Parlamento. Gli alchimisti della Cdl hanno introdotto poi due correzioni al proporzionale: una soglia percentuale di sbarramento per i partiti e per le coalizioni di partiti e un premio di maggioranza che vengono calcolati su base nazionale per la Camera e su base regionale per il Senato.

Per la CAMERA la regola generale è che in ogni circoscrizione la scheda riporterà le liste dei candidati dei diversi partiti, che saranno «bloccate» - cioè i candidati compariranno in un ordine prestabilito e l'elettore non potrà dare una preferenza, ma si limiterà a votare una lista. I seggi della Camera saranno ripartiti tra le liste in proporzione ai voti raccolti.
Questa è la regola generale, che va bilanciata da:

1) Soglie di sbarramento, in base alla quale un partito legato a una coalizione debba ottenere almeno il 2% dei voti per essere rappresentato alla Camera, un partito che corre da solo il 4%, una coalizione deve avere il voto combinato del 10%.
Se un partito di coalizione non ottiene il quorum, i suoi voti non andranno dispersi, ma saranno aggiunti a quelli della sua alleanza. Partecipa comunque al riparto dei seggi anche la lista collegata che abbia ottenuto il miglior risultato tra quelle che non hanno superato il 2%.

2) Premio di maggioranza, che prevede che alla coalizione vincente siano assegnati, nel caso non li ottenga dalle urne, 340 seggi, cioè il 54% dei 630 seggi di Montecitorio. Poiché la maggioranza è di 316 seggi, il futuro governo potrà contare su un margine di almeno 24 deputati.

Al SENATO, invece, i senatori sverranno eletti con un sistema proporzionale, ma che viene calcolato su base regionale. Anche qui le liste dei partiti sono bloccate. Rispetto alla Camera cambiano gli sbarramenti e il calcolo del premio di maggioranza. Le soglie di sbarramento, calcolate regione per regione, sono del 20% per le coalizioni, dell'8% per i partiti non coalizzati e del 3% per quelli coalizzati. Il premio di maggioranza attribuisce alla coalizione vincente il 55% dei seggi assegnati alla Regione, per cui potranno esserci maggioranza diverse regione per regione.

Al momento del deposito del contrassegno, le liste indicano il «capo della forza politica». I partiti collegati in coalizione presentano un unico programma elettorale nel quale viene indicato il nome della persona «da loro indicata come capo della coalizione».

Insomma, la Cdl ha fatto un lavoro eccezionale: una legge più incasinata di così… Avranno pensato al detto napoletano “’Mbruglie aiutami”.

red


Indice "Rassegna Stampa e Opinioni" - 2005
 
 
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