Riforme Istituzionali
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Repubblica.it 20-01-2006
 
Ciampi boccia legge inappellabilità
"E' palesemente incostituzionale"
 
Il presidente ritiene che le modifiche volute dalla maggioranza squilibrano il rapporto tra difesa ed accusa nel processo
Dallo studio di Matrix Berlusconi annuncia: "La cambieremo"
La Cdl stringe i tempi: da lunedì in commissione Giustizia

ROMA - Il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha chiesto alle Camere - a norma dell'articolo 74, primo comma, della Costituzione - una nuova deliberazione in ordine alla legge: "Modifiche al Codice di Procedura Penale, in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento". Lo rende noto un comunicato del Quirinale.
Le modifiche introdotte dalla legge sulla inappellabilità "generano un'evidente mutazione delle funzioni di Corte di Cassazione, da giudice di legittimità a giudice di merito, in palese contrasto con quanto stabilito dall'art. 111 della Costituzione", ha scritto Ciampi nel messaggio alle Camere con il quale ha rinviato la legge sulla inappellabilità.
Inoltre la legge approvata, ha rilevato ancora il presidente della Repubblica, crea "delle asimmetrie tra accusa e difesa" e le posizioni delle parti nel processo assumono "una condizione di disparità che supera quella compatibile con la diversità delle funzioni svolte dalle parti stesse nel processo". Nel messaggio del Presidente Ciampi si sottolinea anche che vi è disparità tra l'imputato e la parte lesa, cioè "la vittima del reato costituitosi parte civile" che è a tutti gli effetti "parte del processo".
La legge, rileva ancora il presidente, "provocherà un insostenibile aggravio di lavoro con allungamento certo dei tempi del processo". E infine vi è il rischio che la legge sull'inappellabilità possa recare "un vulnus al precetto costituzionale del buon andamento dell'amministrazione applicabile, secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, anche agli organi dell'amministrazione della giustizia".

La mossa del Quirinale suscita reazioni diverse nei due schieramenti politici. E in serata, dallo studio di Matrix, parla anche Berlusconi: "E' una legge sacrosanta su cui ci impegneremo", dice il presidente del Consiglio annunciando che la norma sarà modificata. In effetti la maggioranza stringe i tempi: già lunedì il testo sarà esaminato dalla commissione Giustizia.


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