L’Appello Barbera-Ceccanti e il Comitato
riformista In vista del referendum sulle modifiche
alla Costituzione volute dal centrodestra, Augusto Barbera, Stefano Ceccanti
e altri hanno elaborato un Appello affinché il “No” non esprima
una linea conservatrice, all’insegna de “la Costituzione non si tocca”.
Occorrono invece, essi sottolineano, incisivi
cambiamenti nella carta fondamentale dello Stato, volti a rafforzare il
ruolo del premier, a ridefinire i poteri delle regioni per un autentico
federalismo, a superare il bicameralismo perfetto e così via.
No dunque alle modifiche fatte dal centrodestra,
ma non in nome dello status quo, bensì per approvarne di migliori.
I costituzionalisti, poi, pongono anche
una questione di metodo: si tratta di riforme che non possono essere varate
a colpi di maggioranza e richiedono invece un percorso costituente in grado
di coinvolgere le migliori energia del paese.
Per tali motivi, dinanzi alla linea conservatrice
del Comitato presieduto da Oscar Luigi Scalfaro, si potrebbe dar vita a
un Comitato per il “No” riformista, articolato sul territorio.
Potrebbe inoltre iniziare al più
presto la raccolta di firme per l’abolizione dell’attuale legge elettorale
di Camera e Senato.