Riforme Istituzionali
Rassegna stampa
www.riforme.net
Corriere
della sera 07-06-2006
Referendum - Berlusconi: milioni di
lettere per spiegare la nostra riforma
L’ex premier agli azzurri: Bossi improvvido,
gli ho parlato
«Il primo atto di Prodi? Parte civile
al processo Mills, che gentile»
«Caro elettore ti scrivo...».
Silvio Berlusconi annuncia ai deputati azzurri riuniti a Montecitorio «il
massimo impegno» del partito nella campagna per il sì al referendum
costituzionale del 25 e 26 giugno. E conia lo slogan: «L’Italia del
sì contro l’Italia del no». Si comincia con l’invio di alcuni
milioni di lettere ai cittadini per spiegare i contenuti del progetto di
riordino in senso federale dello stato, si prosegue con l’affissione di
cinque milioni di manifesti e con raduni di piazza e spot in tv. Serve,
però, la compattezza tra partner. Per questo Berlusconi rimprovera
Umberto Bossi. «È stato improvvido - dice riferendosi al senatur
che ha ipotizzato di dialogare con la sinistra anche in caso di vittoria
del no -. Gli ho parlato e mi ha detto che è stato frainteso».
Pertanto, «nessuna sponda», incalza il Cavaliere. E rivolto
ai «suoi» azzurri, li sprona a «insistere di meno sulla
devolution e di più sulla riduzione del numero dei parlamentari».
Insomma, la macchina organizzativa del
Sì è in moto e oggi, per concertare le varie azioni, si terrà
un incontro dei coordinatori regionali di tutti i partiti della Cdl.
COME IL CINESE - L’incontro di Montecitorio
è stata anche l’occasione per commentare i passi iniziali del governo
Prodi, difendere le riforme fatte dal centrodestra e sostenere che i «conti
pubblici li abbiamo lasciati in ordine. «Come primo atto di gentilezza
- ironizza il Cavaliere - ha incaricato l’Avvocatura dello Stato di costituirsi
parte civile nel processo Mills, che, come tutti sanno, è un processo
fantasma». Quanto all’atteggiamento che la Cdl terrà nei confronti
dell’esecutivo guidato dal Professore, Berlusconi ricorre a un proverbio:
«Faremo come il cinese, staremo seduti sulla sponda del fiume...».
Aspetteremo, è il sottinteso, che passi il cadavere del nemico,
in questo caso, del governo Prodi.
Berlusconi torna sull’analisi del risultato
alle amministrative. «Sono soddisfatto - dice - perché conferma
un sostanziale pareggio». E auspica di potere «votare di nuovo
per le politiche dopo il riconteggio delle schede di aprile».
DISCUSSIONE PUBBLICA - Anche l’Udc deciderà
oggi per il sì al referendum. Questo sembra l’orientamento del partito
guidato da Lorenzo Cesa che riunisce la Direzione politica, anche se al
suo interno c’è chi, come l’ex segretario Marco Follini, vorrebbe
libertà di coscienza. E per questo invita «a offrire la massima
trasparenza: rendere pubblica la discussione e trasmetterla o tramite un
circuito chiuso o Radio Radicale».
Lorenzo Fuccaro
Indice "Rassegna Stampa
e Opinioni" - 2006
Speciale "Referendum costituzionale"
2006