COME IL CINESE - L’incontro di Montecitorio
è stata anche l’occasione per commentare i passi iniziali del governo
Prodi, difendere le riforme fatte dal centrodestra e sostenere che i «conti
pubblici li abbiamo lasciati in ordine. «Come primo atto di gentilezza
- ironizza il Cavaliere - ha incaricato l’Avvocatura dello Stato di costituirsi
parte civile nel processo Mills, che, come tutti sanno, è un processo
fantasma». Quanto all’atteggiamento che la Cdl terrà nei confronti
dell’esecutivo guidato dal Professore, Berlusconi ricorre a un proverbio:
«Faremo come il cinese, staremo seduti sulla sponda del fiume...».
Aspetteremo, è il sottinteso, che passi il cadavere del nemico,
in questo caso, del governo Prodi.
Berlusconi torna sull’analisi del risultato
alle amministrative. «Sono soddisfatto - dice - perché conferma
un sostanziale pareggio». E auspica di potere «votare di nuovo
per le politiche dopo il riconteggio delle schede di aprile».
DISCUSSIONE PUBBLICA - Anche l’Udc deciderà oggi per il sì al referendum. Questo sembra l’orientamento del partito guidato da Lorenzo Cesa che riunisce la Direzione politica, anche se al suo interno c’è chi, come l’ex segretario Marco Follini, vorrebbe libertà di coscienza. E per questo invita «a offrire la massima trasparenza: rendere pubblica la discussione e trasmetterla o tramite un circuito chiuso o Radio Radicale».
Lorenzo Fuccaro
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