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04-06-2014 - riforme.net

Truffa #m5s sulla #LeggeElettorale

E come volevasi dimostrare (tutto già ampiamente previsto nell'editoriale "La legge elettorale del M5S, scritta un pezzetto alla volta"), alla fine il risultato nero su bianco della consultazione in rete è stato, di fatto, la riproposizione del testo che il Movimento 5 Stelle aveva già depositato lo scorso autunno.
C'è però il dolo, in quanto chi ha seguito le consultazioni in rete, ma soprattutto chi ha votato, dove e come ha potuto desumere che non si sarebbe proceduto, stabilita la soglia di sbarramento al 5%, con riparto nazionale anziché a livello circoscrizionale?
Dove e come qualcuno ha votato per realizzare una sorta di sbarramento medio da ricavare sul modello della legge elettorale spagnola?

Niente di tutto questo.
Si arriva a questo risultato per "ricostruzione", cioè mettendo tutti insieme dei singoli e poco coerenti tra loro pronunciamenti.
In altre parole, intervenendo per singoli punti e senza aver mai avuto una visione di insieme di quello che si andava a costruire, chi ha votato sul portale si è ritrovato, di punto in bianco, ad aver attribuito una sorta di eccesso di delega a chi, alla fine, si è auto incaricato di interpretare la presunta democrazia diretta che si sarebbe espressa sul WEB.

E per chiarire di cosa si parla, questa è la simulazione del Toninellum secondo il progetto di legge depositato il 6 maggio 2014

1000 voti validi, 7 seggi a disposizione. Metodo Toninellum 6 maggio 2014

Liste

A

B

C

D

E

F

Voti - Div. 1

310

270

240

100

70

10

Div. 1,8

172,2

150

133,3

55,5

38,8

5,5

Div. 2,6

119,2

103,8

85,7

38,5



Div. 3,4
91,2
79,4
70,6



Div. 4,2
73,8
64,3
57,1



Div. 5
62
54
48



seggi vinti

3

2

2




% seggi 42,8%
28,6%
28,6%



diff. %
voti-seggi
+ 11,8%
+ 1,6%
+ 4,6%
- 10%
- 7%
- 1%

Note: Per riuscire a conquistare un seggio con la circoscrizione considerata, 7 seggi a disposizione da assegnare, la lista D avrebbe dovuto ottenere non meno di 120 voti, cioè il 12%; con soli 6 seggi a disposizione, non meno di 134 voti, cioè il 13,4%.
Con il 10%, pertanto, il primo seggio lo si potrebbe ottenere nel caso di circoscrizioni con almeno 9 seggi a disposizione.
La lista E, con il 7%, conquista un seggio se i seggi a disposizione della circoscrizione sono almeno 15.

Considerato il basso numero dei seggi a disposizione, nulla di particolarmente punitivo.
Il problema vero per la lista D e la lista E, però, è che a causa del riparto su base circoscrizionale, anziché su base nazionale, non potranno in alcun modo recuperare i voti non produttivi di seggi nelle circoscrizioni medio-piccole, ottenendo così un risultato in seggi complessivamente inferiore a quello che avrebbero effettivamente conseguito laddove si fosse applicata una soglia di sbarramento esplicita al 5%, ma tenuto conto del risultato ottenuto a livello nazionale.
 
Problema di cattiva distribuzione che si intuisce immediatamente applicando le stesse percentuali di voto ad una circoscrizione più ampia,

1000 voti validi, 18 seggi a disposizione. Metodo Toninellum 6 maggio 2014

Liste

A

B

C

D

E

F

Voti - Div. 1

310

270

240

100

70

10

Div. 1,8

172,2

150

133,3

55,5

38,8

5,5

Div. 2,6

119,2

103,8

85,7

38,5



Div. 3,4
91,2 79,4 70,6



Div. 4,2
73,8 64,3 57,1



Div. 5
62 54
48



Div. 5,8
53,4





seggi vinti

6

5

5

1

1


% seggi 33,3%
27,7%
27,7%
5,5%
5,5%

diff. %
voti-seggi
+ 2,3%
+ 0,7%
+ 3,7%
- 4,5%
-1,5%

Proviamo ora a fare la stessa simulazione con dei risultati elettorali diversi, ipotizzando che un partito raggiunga il 40% dei voti.

1000 voti validi, 7 seggi a disposizione. Metodo Toninellum 6 maggio 2014

Liste

A

B

C

D

E

F

Voti - Div. 1

400

250

190

100

50

10

Div. 1,8

222,2

138,8

105,5

55,5

27,7

5,5

Div. 2,6

153,8

96,1

73

38,5



Div. 3,4
117,6 73,5
55,8



Div. 4,2
95,2
59,2
45,2



Div. 5
80
50
38



seggi vinti

4

2

1




% seggi
57,1%
28,6%
14,3%



diff. %
voti-seggi
+ 17,1%
+ 3,6%
- 4,7%
- 10%
- 5%
- 1%

Note: Per riuscire a conquistare un seggio con la circoscrizione considerata, 7 seggi a disposizione da assegnare, la lista D avrebbe dovuto ottenere non meno di 118 voti, cioè l'11,8%; con soli 6 seggi a disposizione, non meno di 139 voti, cioè il 13,9%.
Con il 10%, pertanto, anche in questo caso, il primo seggio lo si potrebbe ottenere nel caso di circoscrizioni con almeno 9 seggi a disposizione.
La lista E, al 5%, completamente tagliata fuori.
Da notare, come in precedenza, che nel caso di circoscrizione più ampia, sino a 18 seggi a disposizione, la Lista D, con il 10%, anche con questa diversa distribuzione di voti, rimarrebbe con un solo seggio.

1000 voti validi, 18 seggi a disposizione. Metodo Toninellum 6 maggio 2014

Liste

A

B

C

D

E

F

Voti - Div. 1

400

250

190

100

50

10

Div. 1,8

222,2

138,8

105,5

55,5

27,7

5,5

Div. 2,6

153,8

96,1

73

38,5



Div. 3,4
117,6 73,5 55,8



Div. 4,2
95,2 59,2 45,2



Div. 5
80 50
38



Div. 5,8
68,9





Div. 6,6
60,6





Div. 7,4
54





seggi vinti

8

5

4

1



% seggi
44,4 %
27,7 %
22,2
5,5%


diff. %
voti-seggi
+ 4,4%
+ 2,7%
+ 3,2%
- 4,5%
- 5% - 1%

Per concludere e ricollegarci con quanto sopra ricordato, vista la particolare scelta del metodo dei divisori, combinata con l'altra scelta di distribuire i seggi a livello circoscrizionale e non nazionale, bruciando così tutti i voti delle liste minori che, circoscrizione per circoscrizione potrebbero non superare le alte soglie di sbarramento implicite al meccanismo, il sistema escogitato dai sarti dell'M5S sembra cucito apposta per confezionare una sorta di tripartitismo assoluto,
Se l'Italicum è infatti una truffa in grado di alterare fortemente l'espressione di voto di milioni di elettori, il Toninellum non gli è certo da meno.
 
 
Si veda anche L'approfondimento già svolto sul testo analogo presentato lo scorso autunno





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