Riforme Istituzionali
Osservatorio sulla devolution
 
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ANSA - 26/07/2000
 
REGIONE:LOMBARDIA;RADICALI SI' BUONI SCUOLA NO REFERENDUM

   (ANSA) - MILANO, 26 LUG - I Radicali-lista Bonino della  Regione Lombardia si dichiarano favorevoli alla applicazione del  buono scuola ma nettamente contrari, invece, alla proposta di  referendum della maggioranza di centrodestra sulla devolution.
   Lo ha spiegato oggi il capogruppo in consiglio regionale  Lorenzo Strik Lievers incontrando i giornalisti. ''Come forza  laica - ha detto riferendosi all'introduzione dei buoni scuola -  pensiamo che si debbano affermare i principi di liberta' e  quindi anche quello della scelta educativa da parte dei  genitori''. ''Siamo favorevoli - ha aggiunto - ma riteniamo e  per questo abbiamo presentato un emendamento, che stante il  problema del valore legale dei titoli di studio, ci potrebbe  essere una concorrenza tra le scuole, ma al ribasso. Nel momento  in cui anche la scuola privata potrebbe diventare quasi gratuita  ci potrebbe essere il rischio che queste per conquistarsi  allievi possano abbassare il livello; noi quindi chiediamo che  sia attuato un monitoraggio delle attivita'
scolastiche e che  soltanto le scuole che dimostreranno di avere un livello  qualitativo elevato possano essere sedi nelle quali spendere il  buono scuola''. ''La concorrenza tra le scuole - e' la  conclusione - deve quindi essere rivolta verso l'alto e non  verso il
basso; inoltre proporremo che per agevolare gli  studenti della famiglie meno abbienti il rimborso della retta  sia totale''.(SEGUE).

REGIONE:LOMBARDIA;RADICALI SI' BUONI SCUOLA NO REFERENDUM (2)

   (ANSA) - MILANO, 26 LUG - Posizione nettamente diversa,  invece, sul progetto di referendum di si e' discusso in  commissione . ''Il testo della risoluzione - sostiene Strik  Lievers - e' talmente generico che sembra che i cittadini siano  chiamati ad esprimersi sul nulla; soprattutto non si capsce  quali funzioni si vogliano trasferire alla Regione, in che  termini e con quale valore''.
   ''E' un referendum - e' la conclusione dell'esponente  radicale - che serve solo alla propaganda elettorale di qualche  forza politica, in realta' e' un quesito che non dice nulla,  insignificante, non e' un referendum ma un plebiscito''.
   Nel corso della conferenza i radicali hanno anche detto di  essere contrari ad un eventuale aumento delle disponibilita'  finanziarie nei confronti dei gruppi consiliari ''che potrebbero  trasformarsi in aumenti per i singoli consiglieri''. ''Cosi' -  sostengono - non si potenzia la capacita' della macchina  consiliare alla quale invece siamo favorevoli''.(ANSA).
 



 
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