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Osservatorio sulla devolution
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 Corriere della sera   14-12-2002
 
Speroni: però io voglio agenti che facciano indagini
 
    A. Ma.
 
MILANO - «Una polizia su modello di quella cantonale svizzera». Con leggi proprie, gestione propria. E con compiti di controllo del territorio non più limitati ai confini del Comune o della Provincia, ma dell’intera Regione. E’ la polizia locale, figlia della devolution, immaginata dall’eurodeputato della Lega, Francesco Speroni.

Una polizia amministrativa locale che poco ha a che vedere con le parole di Ciampi e la Costituzione? «Io sono pienamente d’accordo con Ciampi. A parte quell’aggettivo "amministrativa" che non ha niente a che vedere con le "autonomie" già attribuite alla polizia locale dalla legge del 1986: quei principi vanno inseriti nella Costituzione».
Vale a dire?
«La polizia amministrativa è quella che controlla orari e licenze dei negozi, quella municipale già dal 1986 può svolgere anche compiti di polizia giudiziaria e investigativa».
Per esempio?
«Basti pensare alle indagini su furti e pirati della strada».
Ma Bossi ha detto «no» alla figura dei supervigili .
«E supervigili non saranno. Rispettati i principi costituzionali, le Regioni daranno vita con proprie leggi a corpi di polizia regionale. Ciascun "governatore" sarà libero di adottare il modello che preferisce, di fare i concorsi che crede».
Il suo modello?
«Quello della polizia cantonale svizzera»
I compiti della polizia locale?
«Controllo del territorio: dalla prevenzione del crimine alla salvaguardia dell’ambiente. E le competenze saranno estese da Comune e Provincia all’intera Regione».
Ma a chi dovranno rispondere i poliziotti regionali?
«Ai "governatori", naturalmente».
I rapporti con il Viminale?
«Il Viminale ha già prefetti e questori a cui pensare».
E quelli con le altre forze dell’ordine?
«All’insegna della massima collaborazione, ma assolutamente di parità».
 
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