Riforme Istituzionali
Osservatorio sulla devolution
 
Rassegna stampa
 
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Ufficio Stampa Conferenza Regioni - 27/09/2000
 
Federalismo: Errani, riforma no ostaggio campagna elettorale (Ansa)

   (ANSA) - BOLOGNA, 27 SET - La riforma sul federalismo va approvata nei tempi previsti e non deve diventare ostaggio della prossima campagna elettorale. Ad affermarlo in una dichiarazione e' Vasco Errani - presidente dell' Emilia-Romagna e vicepresidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni - che definisce il voto della Camera sul progetto di riforma costituzionale federalista ''un passo avanti di grande importanza, che ci consente di avviare un percorso al quale le Regioni e le Autonomie locali hanno dato un contributo fondamentale''. Un passo che, secondo Errani, serve prima di tutto ai cittadini che hanno bisogno di risposte chiare, di istituzioni vicine, di servizi efficienti. L' auspicio ora - continua - ''e' che la riforma costituzionale proceda anche al Senato e si giunga con successo alla seconda lettura nei tempi stabiliti. Fare questa riforma, che abbiamo chiesto unitariamente come Regioni, Province e Comuni con il nostro documento del giugno scorso, ci consentira' di avviare il lavoro per i nuovi Statuti delle regioni italiane adeguandoci ai compiti e alle responsabilita' nuove che ci vengono attribuite in Costituzione''. ''Per fare questo, che e' un nostro compito - conclude - occorre ora evitare che questa riforma diventi materia di scontro pregiudiziale fra schieramenti e partiti, ostaggio della prossima campagna elettorale politica. Non condurla in porto sarebbe un danno per il Paese''. (ANSA).



 
Federalismo: Martini; inconcepibile atteggiamento polo

   (ANSA) - FIRENZE, 27 SET - ''L' atteggiamento dei presidenti delle Regioni del Polo e' incomprensibile. Mi chiedo perche',dopo aver approvato unitariamente in sede di Conferenza delle Regioni e d' accordo con le associazioni dei comuni e delle province dieci emendamenti al testo di legge stralcio sul federalismo, adesso che il parlamento li ha recepiti quasi tutti, si scaglino contro la riforma. Sono sinceramente preoccupato da questo atteggiamento fortemente
contraddittorio''. ha detto il presidente della Toscana, Claudio Martini, nel suo intervento in consiglio regionale nel corso del dibattito sul federalismo terminato con l' approvazione di una mozione votata solo dalla maggioranza di centrosinistra. Per Martini ''avvelenare il clima non serve'', ma domani in sede di Conferenza dei presidenti ha detto che ''porra' la questione della correttezza dei rapporti istituzionali''.
   ''Altrimenti il rischio - ha osservato Martini - e' quello di minare alla radice il patto tra le Regioni e di rendere inutile il ruolo della stessa conferenza delle Regioni. Ho letto le dichiarazioni dei miei colleghi del Polo e mi pare che dimostrino di essere federalisti a corrente alternata''. ''Visto che il Parlamento ha recepito al 90% le nostre richieste - ha concluso Martini - e' indispensabile approvare la legge in questa legislatura perche' cio' significa far compiere un
concreto passo avanti alla riforma federalista''. (ANSA).



 
27 Set 2000 - Ufficio Stampa Conferenza Regioni
 
FEDERALISMO: GHIGO (REGIONI):
“OCCASIONE NON SFRUTTATA ”
 
Roma, 27 settembre 2000 - comunicato stampa - “La riforma approvata dalla Camera è sicuramente un piccolo passo in avanti, ma osservo con grande rammarico che sebbene le proposte avanzate da tutti i presidenti regionali  fossero il frutto di una lunga e responsabile mediazione non sono state totalmente accolte. Per questo è stata un’occasione non sfruttata completamente”. Lo ha dichiarato Enzo Ghigo, Presidente della  Conferenza delle Regioni.
“Il lavoro svolto con Anci e Upi tentando di uscire dalle strette logiche dei partiti di appartenenza ha continuato  doveva rappresentare una piattaforma di confronto per le forze politiche in grado di agevolare un compito delicatissimo. Purtroppo, la maggioranza parlamentare, oltre a non riconoscere il decentramento in materia di beni culturali e ambientali , ha approvato una riforma che  non solo dovrà necessariamente essere integrata per  arrivare ad un autentico federalismo, ma diventerà anche terra di battaglia in vista della prossima campagna elettorale”.


 
28 Set 2000 - Ufficio Stampa Conferenza Regioni
 
REGIONI: IL VALORE DELL’UNITA’
 
Roma, 28 settembre 2000 - comunicato stampa - “Rispetto per le differenziazioni politiche tra i Presidenti delle Regioni, ma soprattutto profonda consapevolezza del ruolo che, mai come ora - con una campagna elettorale ormai alle porte - è chiamata ad assolvere la Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Una Conferenza che vuole essere un interlocutore ancor più credibile e unito nei rapporti con le altre istituzioni”, lo hanno dichiarato Enzo Ghigo e Vasco Errani, esprimendo l’orientamento dei Presidenti emerso oggi , al termine delle riunione della Conferenza delle Regioni.
“Il dibattito odierno  hanno proseguito il Presidente e il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni - è stata l’occasione per un chiarimento schietto e a 360 gradi sul significato e sul peso delle iniziative e dei documenti approvati all’unanimità dalla Conferenza stessa.
Il confronto di oggi   che ha preso il via dall’analisi del documento di proposte che Regioni, Anci e Upi hanno rappresentato al Parlamento come utile contributo per la discussione sulla riforma del titolo V della Costituzione  ha da un lato confermato la legittimità di singole posizioni e di convinzioni individuali che non mettano però in discussione le determinazioni assunte da parte della Conferenza, dall’altro ha riconfermato la volontà di tutelare la forza e il senso di responsabilità istituzionale che sta alla base delle decisioni prese all’unanimità, che non possono e non devono essere minate dalle strumentalizzazioni”.


 
Federalismo: regioni si ricompattano, no a strumentalizzazioni

   (ANSA) - ROMA, 28 SET - I Presidenti delle Regioni fanno un passo indietro nella polemica collegata all'iter parlamentare della cosiddetta riforma stralcio. Nel corso della Conferenza dei Presidenti e' stato infatti raggiunto un accordo che, come spiega Enzo Ghigo, che della Conferenza e' il Presidente, riporta un po' di chiarezza. In sostanza, dice, ''si e' convenuto, anche a fronte di momenti di tensione relativi al dibattito politico sulla riforma stralcio, che le posizioni delle Regioni, quando sono il frutto di un lavoro di convergenza su posizioni condivise da tutti, devono rappresentare un punto di riferimento per tutti i Presidenti che le hanno sottoscritte''. ''Detto questo - aggiunge Ghigo - e' poi ovvio che il documento contenente i nostri suggerimenti al Parlamento, in tema di riforma stralcio, e' frutto di una mediazione e che quindi ciascun Presidente ha tutto il diritto di rappresentare le sue specifiche posizioni, in aggiunta a quello che e' stato il prodotto di convergenza all'interno della Conferenza; ma e' comunque errato e sbagliato mettere in discussione cose che si sono discusse e sottoscritte con fatica''.
   Ghigo ha anche affrontato la questione della situazione complessa nella quale si trovano i Presidenti delle Regioni, che sono eletti direttamente dai cittadini (ai quali quindi devono rispondere), in un momento in cui si intravedono irrigidimenti delle forze politiche ormai in campagna elettorale. (SEGUE).

FEDERALISMO:REGIONI SI RICOMPATTANO,NO A STRUMENTALIZZAZIONI(2)

   (ANSA) - ROMA, 28 SET - ''Noi - dice Ghigo - rappresentiamo dei territori e a quei territori dobbiamo rispondere; certamente il periodo che attraversiamo e' e sara' carico di tensioni, mi auguro non di veleni''. ''I Presidenti delle Regioni - aggiunge Vasco Errani, Vice Presidente della Conferenza delle Regioni - cercano di vivere questa situazione con intelligenza, facendo il loro mestiere: stando cioe' al di sopra della polemica politica legittima e normale di una campagna elettorale, e dovendo rappresentare interessi istituzionali. Proprio per questo motivo mi sembra che oggi si sia fatto un passo in avanti importante: tutti abbiamo convenuto che nel momento in cui si prendono decisioni unitarie, quelle stesse decisioni le dobbiamo rappresentare e sono per noi tutti un punto di riferimento. E' chiaro poi che ciascun presidente potra' esprimere idee piu' ampie, ma l'importante e' non demolire cio' che e' stato fatto''.
   ''Detto questo - ha concluso Ghigo - credo vada sottolineato anche un altro aspetto della questione: noi non riteniamo corretto che da una parte politica o dall'altra vengano strumentalizzate le posizioni delle Regioni, che sono posizioni istituzionali. Il dibattito politico, insomma, lo si faccia dove deve essere fatto, ma senza usare le posizioni delle Regioni per dimostrare una tesi politica piuttosto di un'altra''.(ANSA).



 
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