Però, signor ministro, l'Anci, l´Associazione nazionale dei comuni italiani protesta. Il suo disegno di legge non dice nulla delle competenze delle città e delle Province, rispetto allo Stato.
«Lo so, è uno dei margini di miglioramento di cui le parlavo. Io condivido le preoccupazioni dell´Anci. Eravamo riusciti a trovare un buon testo da inserire nel mio disegno di legge, ma poi il tempo si è fatto breve, e la commissione Bilancio ha ritenuto di dover approfondire il meccanismo di copertura finanziaria. Ci riproveremo alla Camera».
Il senatore leghista Roberto Calderoli ha ricordato che il suo disegno di legge non è la devolution. Ma quando la devoluzione arriverà a compimento, che competenze resteranno allo Stato?
«Il senatore Calderoli ha ragione a ricordare che il mio disegno di legge non è la devolution, anzi che si tratta di due cose completamente diverse. La devoluzione è una parte della più ampia riforma del titolo Quinto della Costituzione. Si tratta di intervenire sulle materie che attualmente vedono una legislazione che mette in concorrenza Stato e Regioni. Le Regioni avranno molte competenze esclusive».
Quante?
«Diciamo una quindicina su venti. Bisogna eliminare la sovrapposizione nei compiti che Stato e Regioni assolvono»
E alla fine cosa resterà allo Stato?
«Esattamente quello che ha già, pensiamo alla politica estera, alla difesa e così via, più alcune altre cose da riportare nella sua competenza. Tra queste, la produzione e la distribuzione nazionale di energia, per esempio, le comunicazioni, intese come autostrade e come satelliti, per capirci. La gestione delle calamità nazionale. La devoluzione quindi è solo un primo passaggio. Il federalismo andrà ancora più avanti».
Conta di ottenere l´appoggio dell´opposizione?
«Li andremo a trovare. Li staneremo. Cercheremo di convincerli. Tutti concordano sulla necessità di devolvere poteri verso il basso, e sul migliorare l'attuale assetto istituzionale. Sulle modalità, sulle tecnicalità, sui tempi, cercheremo di trovare un´intesa».
Anche reintegrando in Costituzione la dizione di «interesse nazionale»?
«Devolvendo potere alle Regioni, e dovendo stabilire cosa resterà allo Stato, forse sarà necessario spiegare il perché».
Il governo, risolta l'attuazione di quanto previsto dall´articolo 117 della Costituzione, quando si occuperà del 119 sul federalismo fiscale?
«Su questo punto deve essere istituita, e se ne parlerà già nei prossimi giorni, l'Alta commissione prevista dalla legge finanziaria. Che deve approntare uno studio preliminare da presentare al governo affinché predisponga un disegno di legge. Si è scelta questa via, con l´accordo di tutti, perché la materia è tecnica ed estremamente complessa, e richiede elementi di valutazione aggiuntiva».
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