Corriere
della sera 18-12-2004
«Enti locali, incostituzionale il blocco delle assunzioni»
ROMA - Non avrà conseguenze pratiche sul bilancio dello Stato,
ma per il governo e il suo modo di intendere il federalismo è comunque
una sconfitta bruciante. La Corte Costituzionale ha infatti bocciato ieri
le norme che limitano al 50% il turn over del personale degli enti locali
previste dal governo nelle leggi finanziarie del 2003 e del 2004, non concordate
con le Regioni. I ricorsi presentati da Marche, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna,
Campania e Veneto (tutte Regioni amministrate dal centrosinistra, tranne
quest’ultima) sono stati accolti dalla Consulta ritenendo quelle norme
«indebitamente invasive» delle competenze devolute agli enti
locali dalla nuova Costituzione. Per i governatori e i sindaci, che proprio
due giorni fa avevano deciso di rivolgersi al Presidente della Repubblica
per denunciare la crisi dei rapporti istituzionali con Roma dettati dalle
continue ingerenze del governo, è una vittoria schiacciante. Tanto
più che la Consulta, nel censurare il metodo seguito in passato,
ha stabilito che lo Stato centrale può solo «cristallizzare»
in un suo atto un accordo intervenuto in sede di conferenza Stato-Regioni.
Il governo deve dare indirizzi, prescrivere criteri ed obiettivi, ma non
può «imporre nel dettaglio gli strumenti da utilizzare»,
perché così facendo si verrebbe meno al principio di «leale
collaborazione» tra le diverse componenti dello Stato che è
alla base del federalismo, ma che per gli amministratori locali viene costantemente
tradito.
«C’è una contraddizione evidente tra il federalismo e
la mancata considerazione delle norme che lo ispirano» dice il presidente
della Conferenza dei governatori, il piemontese Enzo Ghigo. «Si va
avanti con forzature, in un clima di conflittualità» aggiunge.
«Mi auguro che questa sentenza faccia riflettere il governo, perché
capisca che è giunto il momento di riconoscere le competenze sancite
dalla Costituzione alle Regioni, e spero che si avvii finalmente quel rapporto
di cooperazione che purtroppo fino ad ora non c’è stato» osserva
Vasco Errani, presidente dell’Emilia-Romagna. Anche Osvaldo Napoli, responsabile
degli enti locali di Forza Italia, non risparmia critiche: «Viene
sanzionata - dice - la mancanza di dialogo».
Nessuna reazione dal governo. Salvo quella del ministro dell’Economia,
per rassicurare che la sentenza non avrà effetto sui conti pubblici.
Il blocco parziale del turn-over negli enti locali, sottolinea il ministero,
non era stato cifrato in Finanziaria nei suoi effetti contabili. Per una
forma di prudenza che oggi si rivela quanto mai opportuna, da quelle misure
si era già previsto di non ottenere risparmi.
M. Sen.
Mailing List di Riforme istituzionali |