Riforme Istituzionali
Osservatorio sulla devolution
 
Rassegna stampa
 
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06-08-2001
 
Costituito
"Comitato per il NO al referendum istituzionale - per l'uniformità dei diritti di cittadinanza"
 
ATTO COSTITUTIVO
del
COMITATO PER IL ‘NO AL REFERENDUM ISTITUZIONALE’
PER L’UNIFORMITA’ DEI DIRITTI DI CITTADINANZA
Art. 1 - Costituzione e denominazione
In data 2 agosto 2001, nei locali dello “Studio legale associato”, siti in Roma Viale Carso 23, tra i signori
1) Luciano Vasapollo, ..., Professore universitario;
2)  Mario Antonio Angelelli, ..., avvocato ;
3) Damizia Maria Rosaria, ..., avvocato;
4) Salerni Arturo, ..., avvocato;
5) Ragusa Franco, ..., tecnico cinematografico;
è costituito il “Comitato per il ‘No al Referendum istituzionale’ - per l’uniformità dei diritti di cittadinanza”.
 
Art 2 – Sede
Il comitato ha sede in Roma, presso lo “Studio legale associato”, Viale Carso 23.
 
Art. 3 – Oggetto
   1) Scopo del comitato è mettere in luce gli elementi di disgregazione dell’unità nazionale (intendendo con essa l’elemento costitutivo a difesa e a sostegno – promozione - dei principi di eguaglianza sociale e dei diritti di cittadinanza), contenuti nella riforma costituzionale cosiddetta federale approvata nel corso della XIII legislatura e per la quale si svolgerà il referendum confermativo art. 138 cost.
Il Comitato si adopererà, in tutte le sedi possibili, per ricondurre la discussione sulla riforma costituzionale in oggetto sulle questioni concrete e sugli effetti perversi che questa sarà in grado di provocare.
Tra i punti di maggiore contrasto individuati dal Comitato, sia nei confronti della maggioranza parlamentare di destra a sostegno dell’attuale Governo Berlusconi che nei confronti della precedente maggioranza moderata che ha approvato la riforma:
          l’introduzione del principio di sussidiarietà orizzontale, vero e proprio “cavallo di Troia” finalizzato ad alienare ai privati e a ricondurre a logiche di profitto economico anche quelle particolari funzioni che soltanto il sistema pubblico, in attuazione dei diritti dei cittadini costituzionalmente garantiti, può e deve assumersi l’onere di svolgere;
          l’annullamento della coincidenza Stato-Repubblica (nel progetto in esame lo Stato è soltanto una parte della Repubblica, al pari delle Regioni, Provincie, Comuni… e dei privati per il su citato principio di sussidiarietà orizzontale) e, quindi, la cancellazione di fatto di gran parte dei diritti sanciti nella prima parte della Costituzione, visti i non chiari parametri di riferimento attraverso i quali determinare chi, tra le “parti della Repubblica”, dovrà farsi carico dell’attuazione dei precetti costituzionali;
          l’introduzione di elementi di vera e propria esaltazione dell’interesse particolare in grado di forzare i rapporti fra le diverse autonomie verso forme estreme di federalismo competitivo;
          la differenziazione, attraverso la “devoluzione” della funzione legislativa alle Regioni, dei diritti di cittadinanza.
   2) Il Comitato non ha alcun fine di lucro e si propone, nella prevista campagna referendaria, di rappresentare e tutelare le ragioni del NO all’approvazione della riforma istituzionale in oggetto. Ragioni che vanno al di là delle convenienze politiche del momento, tipiche delle coalizioni che hanno promosso la consultazione referendaria, ma soprattutto radicalmente contrarie a tutti quei processi di riforma costituzionale in ogni caso orientati verso forme palesemente disgregative dei meccanismi di tutela dei diritti dei cittadini sanciti in Costituzione: federalismo competitivo; federalismo fiscale; sussidiarietà cosiddetta orizzontale; autonomia legislativa o funzione legislativa concorrente delle Regioni su materie come lavoro, istruzione, sanità, previdenza, ecc… .
   3) Lo scopo di tutela del diritto degli elettori ad essere correttamente rappresentati (esigenza che si pone con forza vista la particolare eccezionalità degli schieramenti politici in campo, con una parte che, senza avere particolari motivi di contrasto con l’altra, si è sinora dichiarata per il no al solo scopo di appropriarsi politicamente della questione), nonché correttamente informati, sarà perseguito con tutti i mezzi e gli strumenti legali (compresi spazi aperti in tribune televisive pubbliche) che le Istituzioni devono offrire ai gruppi politici organizzati nel quadro dei principi della “par condicio”.
 
Art. 4 - Organi
Organi del Comitato sono: Assemblea, Presidente, Consiglio Direttivo.
 
Art. 5 – Associati
Gli associati si distinguono in: fondatori, di cui all’art. 1 del presente atto costitutivo, e ordinari.
 
Art. 6 - Statuto
Le norme sull'ordinamento, sull'amministrazione e sui diritti e gli obblighi degli associati e le condizioni della loro ammissione sono riportate nello statuto allegato al presente atto di cui forma parte integrante e sostanziale.
 
.....
 
***
Con la costituzione del presente atto i soci fondatori si sono costituiti in Assemblea ed hanno deliberato le seguenti nomine:
Maria Rosaria Damizia Presidente del Comitato;
Luciano Vasapollo, Mario Antonio Angelelli, Arturo Salerni, e Franco Ragusa membri del Consiglio Direttivo.
Roma,  2 agosto 2001

Recapiti del Comitato:

e-mail: onlusdiritti@tiscalinet.it
           studiocarso23@mclink.it
           mail@riforme.net

Web: www.progettodiritti.it

Sede sociale e legale: “Studio Legale Associato”
Viale Carso, 23 – Roma
Tel:  06/3722328
Fax: 06/3723198
Fax ufficio stampa: 1782269470



 
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