Riforme Istituzionali
Osservatorio sulla devolution
Rassegna stampa - 2007
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rainews24  09-02-2007
 

Palazzo Chigi contro Formigoni: impugnato davanti alla Consulta il pacchetto anti inquinamento della Lombardia
 

Il governo ha deciso di impugnare la legge sulla lotta allo smog della Regione Lombardia, che pure è molto simile, se non identica, a quella che adotteranno presto i governatori di centrosinistra di Piemonte e Friuli Venezia Giulia. Tre in particolare sono gli aspetti che il ministero dell'Interno, dei Trasporti e degli Affari regionali considerano illegittimi: i divieti di circolazione (la legge blocca i mezzi non catalizzati a partire dal prossimo primo ottobre), i limiti al traffico e le sanzioni previste.  Dura la reazione del presidente della Regione, Formigoni, mentre lo stop alle auto in tutto il Nord  per domenica 25 febbraio resta comunque confermato anche in Lombardia.

Secondo il Governo, la circolazione stradale è di competenza nazionale e il compito di decidere blocchi e limitazioni spetta a Comuni e Prefetture (quest'ultime per le strade fuori dai centri urbani), mentre i presidenti delle Regioni possono decidere solo per quanto riguarda le strade regionali.

Perche' una Regione decida la sospensione del traffico bisogna che ci sia non solo un piano di azione, ma anche alternative di trasporto, informazione, preavviso e soprattutto "temporaneità". Non ci possono quindi essere divieti definitivi. Senza contare che i divieti e le limitazioni avrebbero effetto solo "nei confronti dei residenti in Lombardia - ha sottolineato il ministero dei Trasporti - configurandosi una evidente irragionevole disparità di trattamento". 

Per questi motivi il Governo ha deciso di fare ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge quadro sull'inquinamento della Lombardia, approvata a fine novembre con l'astensione del centrosinistra.

La reazione di Formigoni
"Il ricorso del Governo è giuridicamente inconsistente, scientificamente sbagliato e politicamente una provocazione", commenta il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Mi sarei atteso dal Governo nazionale un sostegno e un rafforzamento dei provvedimenti decisi ieri al tavolo delle Regioni del Nord - spiega -. Invece emerge con tutta evidenza una volta di più che l'ambientalismo parolaio è cosa diversa dall'impegno instancabile nella ricerca delle migliori soluzioni".

Formigoni dice di essere "certo" che la Corte costituzionale ("se dovesse decidere di pronunciarsi") darà ragione alla Lombardia visto che le limitazioni alla circolazione servono a diminuire lo smog e a difendere la salute dei cittadini e quindi "sono di piena competenza regionale". E anche dalla scienza arrivano conferme delle scelte della Regione visto che "ogni esperto - aggiunge il presidente - ma evidentemente non quelli del governo, è convinto ormai che i provvedimenti siano utili solo se presi su un'area vasta".  Ma il governatore oltre al contenuto critica anche la forma, il fatto cioè che il ricorso sia arrivato proprio il giorno dopo la firma dell'accordo fra le Regioni del Nord sullo smog. "Politicamente giudico il cronometrico ricorso la risposta alla vasta capacità di iniziativa e di buon governo - spiega - della Regione che da otto anni agisce su questi fronte e delle altre regioni del Nord nei confronti di un problema complesso come quello dell'inquinamento".

Fino a che non si pronuncerà la Consulta, o Regione e governo non troveranno un accordo la legge lombarda "comunque - conclude Formigoni - resta pienamente e legittimamente in vigore".

Lo sconcerto degli ambientalisti
"La legge della Regione Lombardia è una legge progredita in merito alla salvaguardia della salute dei cittadini e dell'ambiente. Sono sconcertato dalla decisione del governo, per la quale sara' necessario fornire i dovuti chiarimenti. Portero' al più presto la questione in Parlamento", assicura Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.

Problematica la posizione dei Verdi, al governo a Roma e all'opposizione a Milano. "La decisione del governo di impugnare la legge per motivi formali deve servire a migliorarla ed a rendere applicabili i suoi timidi provvedimenti contro lo smog. In questo caso è importante superare i tecnicismi e difendere il principio della tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini", cerca di spiegare Grazia Francescato, della commissione Ambiente. "Al di la' dei motivi che hanno portato i ministri Amato, Bianchi e Lanzillotta - aggiunge Francescato - a ricorrere contro la legge regionale, è necessario trovare una soluzione. Il governo apra un confronto con la regione Lombardia per correggere errori formali della legge".




 
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