Riforme Istituzionali
Osservatorio sulla devolution
 
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Anche Maroni e La Loggia scoprono il rischio di conflitti istituzionali su leggi dello Stato... avanti tutta, allora, sulla via della devolution
 
 Notizie estratte dal sito www.regioni.it
 

FEDERALISMO: MARONI, DA RIFORMA RISCHIO CONFLITTI ISTITUZIONALI =
 
(AGI) - Roma, 26 ott. - La riforma federalista approvata con il referendum "pone una serie di problemi di non facile soluzione
con rischi molto elevati di conflitti istituzionali". Lo ha affermato il ministro del Welfare Roberto Maroni, replicando alle domande dei giornalisti sulla relazione svolta dal ministro per gli Affari regionali Enrico La Loggia sulla devolution.
Secondo il ministro leghista "il modo di superare questi problemi e' quello di approvare la nuova riforma della Costituzione a cui sta lavorando Umberto Bossi".
"Quello che puo' avvenire - ha aggiunto Maroni - e' un conflitto potenziale tra Governo e Regioni impossibile da risolvere se ogni Regione puo' sollevare in qualsiasi momento il conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale su qualsiasi legge dello stato". (AGI)
 
 
LA LOGGIA, EVITARE RISCHIO PARALISI STATO-REGIONI PERCORSO PARALLELO PER NUOVA RIFORMA E QUELLA CHE VUOLE CDL
 
(ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''Siamo davanti ad un'enorme quantita' di problemi da affrontare e da risolvere quanto piu'
rapidamente e' possibile. Altrimenti potremmo ritrovarci un'enorme quantita' di contenziosi tra Stato e Regioni fino alla
paralisi dell'attivita' sia dello Stato che Regioni''.
Cosi' Enrico La Loggia, ministro per gli Affari regionali, descrive il compito del governo nell'attuazione della riforma in senso federalista confermata il 7 ottobre scorso dal referendum e che entrera' in vigore il 9 novembre prossimo. Bisogna evitare, ha proseguito La Loggia, ''il rischio dei contenziosi e il blocco delle attivita' dello Stato e delle Regioni''.
La Loggia ha poi parlato di ''un percorso parallelo'' per quanto riguarda l'attuazione della riforma confermata dal referendum e la ''nuova riforma'', che e' ''urgente avviare'' e che ''tocchera' sicuramente altri e forse piu' importanti aspetti in materia di divisione delle competenze tra lo Stato e e Regioni''.''E' importante che qualcosa che viene fatto oggi non possa essere eventualmente di ostacolo rispetto a quello che vogliamo fare dopo''.
Per prevenire il pericolo di una ''paralisi'' istituzionale, La Loggia ha sottolineato la necessita' di individuare ''un percorso quanto piu' possibile concordato attraverso un confronto continuo con le Regioni e le autonomie locali''.
L'iter dovrebbe portare ''da un lato alla piena attuazione di questa riforma e dall'altro non dovrebbe pregiudicare ulteriori sviluppi riformatori che pure noi vogliamo raggiungere nel piu' breve tempo possibile''. (ANSA).
 
 
GHIGO (REGIONI): D’ACCORDO CON LA LOGGIA SU “PERCORSO PARALLELO CONCORDATO” PER RIFORME
“7 NOVEMBRE VERTICE DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI SULLA NUOVA COSTITUZIONE”
 
Roma 26 ottobre 2001 - comunicato stampa - “Sono d’accordo con il Ministro la Loggia. Occorre lavorare e in modo serrato per evitare una sorta di “strabismo istituzionale” che impedisca una visione corretta , talvolta la stessa focalizzazione, dei problemi che sono sul tappeto”, lo ha affermato Enzo Ghigo, Presidente della Conferenza delle Regioni, condividendo la necessità, espressa dal Ministro La Loggia, di un percorso parallelo per l’attuazione della nuova Costituzione e per un ulteriore processo riformatore.
“In particolare apprezzo la disponibilità del Ministro La Loggia ad individuare un “percorso concordato”, frutto del confronto continuo con le Regioni e le autonomie locali.
Non a caso la Conferenza delle Regioni ha deciso di fissare - ha annunciato Ghigo - per il 7 novembre prossimo a Roma un incontro straordinario dei Presidenti delle Regioni per una disamina completa delle opportunità e dei problemi collegati alla Riforma del titolo V della Costituzione. E’ nostra intenzione ragionare su un’applicazione del dettato costituzionale che tenga conto delle diverse esigenze territoriali e dell’interesse comune.”



 
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