(ANSA)
- ROMA, 19 LUG - La Camera ha approvato il disegno di legge costituzionale
che stabilisce il nuovo sistema elettorale per le regioni a statuto speciale
(Sicilia, Sardegna, Friuli, Valle d'Aosta e Trentino). Per Sicilia, Sardegna
e Friuli la legge prevede l'elezione diretta del presidente della Regione,
anche se in via transitoria, gia' dal prossimo appuntamento elettorale.
I voti
a favore sono stati 254; gli astenuti 148 (Polo), i no 52 (Lega e Prc).
(SEGUE).
CAMERA: SI' A ELEZIONE REGIONI A STATUTO SPECIALE (2)
(ANSA)
- ROMA, 19 LUG - Con il voto dell'aula di Montecitorio (che ha confermato
il testo del Senato) si e' concluso il primo passaggio della legge. Dovranno
passare tre mesi poi le norme dovranno essere nuovamente votate da Camera
e Senato per essere operative.
La Camera ha conservato l'articolo introdotto dal Senato per garantire
alla Sicilia l'elezione diretta del presidente fin dalla prossima tornata
(prevista nel 2001, mentre per le altre il rinnovo dei parlamenti e' piu'
lontano): se la legge non dovesse essere approvata in tempo utile il prossimo
Consiglio durera' solo sei mesi, poi sara' sciolto e gli elettori siciliani
chiamati nuovamente alle urne, ma con le nuove norme.
Se invece la legge
fosse approvata proprio sul filo di lana, quando cioe' le elezioni fossero
gia' state indette, e' previsto un rinvio di quattro mesi per poterle svolgere
con le nuove regole. (SEGUE).
CAMERA: SI' A ELEZIONE
REGIONI A STATUTO SPECIALE (3)
(ANSA)
- ROMA, 19 LUG - La legge stabilisce che le Regioni a statuto speciale,
come gia' avviene per tutte le altre, scelgano il proprio sistema elettorale.
Intanto, in via transitoria, e' prevista l'elezione diretta tranne che
per le due Regioni dove sono presenti minoranze linguistiche: Trentino
e Valle d'Aosta.
In Trentino dove il consiglio e' composto dai consiglieri delle due province
Trento e Bolzano la norma e' doppia: a Trento e' prevista l'elezione diretta
con doppio turno; a Bolzano, per evitare fratture tra i gruppi linguistici,
resta il sistema proporzionale.
In
Valle d'Aosta decidera' la Regione. Se non dovesse fare in tempo a varare
un nuovo sistema elettorale per le prossime elezioni restera' in vigore
quello attuale, senza elezione diretta ne' premio di maggioranza.
La
legge contiene anche una norma di salvaguardia per aumentare la candidatura
delle donne: ''Per conseguire l'equilibrio della rappresentanza - e' scritto
- la legge promuove condizioni di parita' per l'accesso alle consultazioni
elettorali''.