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     15 aprile 2006
 
Conferimento incarico a Prodi: se il Presidente Ciampi pensasse ai problemi del suo successore ...
 
Franco Ragusa

Sulle intenzioni del Presidente Ciampi di lasciare al prossimo Presidente della Repubblica il compito istituzionale di conferire l'incarico per la formazione del nuovo Governo si è aperto un dibattito ovviamente rivolto a conoscere l'opinione dei costituzionalisti.
Sulla base di queste, sta avanzando la convinzione che il Presidente Ciampi debba intervenire al più presto, pena dei tempi eccessivamente lunghi per la formazione del nuovo Governo; ed anche per evitare che possa realizzarsi una sorta di autoprorogatio del Governo Berlusconi vista la possibilità, per quest'ultimo, di poter allungare i tempi per l'elezione del Presidente della Repubblica.
Nella sostanza, circa 2 mesi nei quali il paese non sarebbe governato secondo il responso delle urne.
 
Tutti timori, questi, che in qualche modo inquietano ma che hanno tutta l'aria di rispondere ad esigenze più politiche che giuridiche.
Per quanto riguarda i tempi per il conferimento dell'incarico da parte del Presidente della Repubblica, infatti, i lunghi tempi sono in ogni caso dettati da tutta una serie di adempimenti, perché dall'art.94 Cost. terzo comma non si scappa:
"Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia."

Per cui, l'incarico può essere affidato soltanto in presenza di Camere regolarmente funzionanti secondo quella che è la prassi d'insediamento normalmente seguita.
In assenza di questi adempimenti, manca solo che qualcuno chieda il conferimento dell'incarico prima del 28 aprile, così che il Governo possa presentarsi alle Camere il giorno stesso dell'insediamento e con le Camere presiedute senza che siano ancora stati nominati gli Uffici di Presidenza.
Tempi tecnici d'insediamento delle Camere, quindi, rispetto ai quali il Presidente Ciampi non ha alcuna responsabilità se non quella di attendere.
Ma arrivati a questo punto, secondo quelle che sono le intenzioni del Presidente Ciampi, si dovrebbe procedere all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Ed è soltanto riguardo a questo intervallo di tempo, in effetti, che si potrebbe iniziare a parlare di tempi che si allungano.
Non 2 mesi di autoprorogatio del Governo Berlusconi in conseguenza di un eventuale ostruzionismo del centrodestra, quindi, ma il tempo che potrebbe volerci per arrivare ad eleggere il nuovo Presidente.
Nella peggiore delle ipotesi, al massimo qualche giorno in più, giusto il tempo di arrivare al quarto scrutinio.
Si tenga infatti presente che per l'elezione del Presidente della Repubblica si vota a Camere riunite e che i rappresentanti delle Regioni, per altro a maggioranza di centrosinistra, non costituirebbero un problema ai fini del raggiungimento della maggioranza assoluta.

Come sopra già accennato, i problemi sono quindi più politici che giuridici, ed è riguardo a questi che si dovrebbe quindi invitare il Presidente Ciampi ad una più attenta riflessione.
Per superare l'eventuale ostruzionismo del centrodestra, infatti, il centrosinistra avrebbe solo 2 possibilità:
1) o accetta di convergere su un nome espressione del solo centrodestra, con tutte le possibili conseguenze future, tanto più che potrebbe essere avanzata l'inopportuna candidatura dello stesso Berlusconi;
2) o si va avanti forti della propria maggioranza numerica, producendo così la prima frattura tra maggioranza ed opposizione, con un Presidente della Repubblica che sarebbe facilmente esposto all'accusa di non essere superpartes ma la diretta espressione del centrosinistra.

Al Presidente Ciampi, quindi, la scelta se lasciare ad un Paese spaccato elettoralmente in due questa eredità o meno.
Una volta formato il Governo su suo incarico, infatti, ci sarebbero i tempi e le condizioni per arrivare ad eleggere un Presidente "condiviso".
Diversamente, Il nuovo Presidente potrebbe essere eletto in tempi brevi, e con lui il nuovo Governo,  soltanto con un atto di forza unilaterale da parte della nuova maggioranza.

L'auspicio è che sia quindi il Presidente Ciampi ad assegnare l'incarico, ma solo per questioni di mera opportunità e sensibilità istituzionale riguardo ai tempi e ai modi con i quali verrà eletto il suo successore.   


 
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