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Riforme.net  -  16 dicembre 2011
 
Domanda a Mister Spread: "Ma quanti euro ci sono?"


di Franco Ragusa

Ricapitolando: l'Italia ha un debito pubblico di circa 1.900 miliardi di euro che, diviso per tutti gli abitanti, fa un debito pro capite di oltre 30.000 euro.
In tutto questo, e con l'approvazione dell'ennesima manovra finanziaria lacrime e sangue, con i ceti medio-bassi a farsi carico dell'onere, il diversivo che è riuscito a tenerci impegnati negli ultimi giorni sono state le lobby dei farmacisti e dei tassisti. Centri di potere infernali in grado di bloccare le importanti riforme liberali che potrebbero finalmente far ripartire l'economia.
Sì, avete capito bene, con oltre 30.000 euro di debito a testa, basta avere per nemici 4 farmacisti e 4 tassisti per farci perdere di vista la reale misura delle cose e dei problemi da risolvere.
E' stato in ogni caso sufficiente ricevere l’assicurazione che il Governo Monti procederà anche contro farmacisti e tassisti, è solo questione di tempo (E vai!), per far sfuggire il "piccolo" dettaglio che con il voto di oggi non miglioreremo neanche un po' il nostro debito pro capite.
Sposteremo soltanto ulteriore ricchezza dalle tasche sempre più povere degli italiani in quelle, sempre più ricche, di chi fa soldi muovendo soldi. 
Ancora una volta, infatti, i mercati potranno dormire sonni tranquilli, ben sapendo che non avranno problemi nel continuare a riscuotere altri ricchi interessi da una Nazione costretta in stato di crisi permanente.
In crisi permanente e attanagliata da tassi d'interesse da usura nonostante una moneta, l'euro, che se restituita non può in alcun modo perdere di valore rispetto alla medesima moneta che circola in Germania o in Francia.
Ma per quale motivo, un euro prestato in Italia debba costare più di un euro prestato in Germania, visto che poi alla fine non si è per nulla insolventi e si paga, e come se si paga, è un mistero che sembra non avere soluzione, se non prendendo religiosamente atto che "è così che funzionano i mercati".
Chiamando però le cose con il loro vero nome e mettendo da parte gli atti di fede, questo mistero si spiega con una parola soltanto: rapina.
Una rapina che gli italiani subiscono ogni qualvolta sono costretti a pagare più dei tedeschi e dei francesi per farsi prestare la medesima moneta.
E mano a mano che la rapina va avanti, i soldi da destinare allo sviluppo diventano sempre meno, con un sistema paese non più in grado di sostenere la guerra della competizione con gli altri paesi europei (ma questa della competizione fratricida è un'altra storia), e così la necessità di farsi prestare altri soldi aumenta, e il giro dell'oca riparte, con a volte qualche casella in avanti, ma il più delle volte tornando pericolosamente indietro ... altro che economia bloccata per colpa dei pensionati, del mercato del lavoro poco flessibile e le lobby dei tassisti e dei farmacisti.
Certo, prima ci occuperemo delle lobby e meglio sarà. Ma oltre a tassisti e farmacisti, un pensierino sul come liberarci dagli usurai che, di manovra in manovra, ci stanno conducendo alla povertà e al fallimento, non vogliamo proprio farlo?


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