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Riforme.net  -  20 luglio 2013

Valanga presidenziale


   Franco Ragusa
 
Non vedo, non sento, ma parlo!
Anzi no, è il caso di essere più precisi: non vedo, non sento, ma grazie al Presidente Napolitano conto!
Questa, in sintesi, l'inattaccabile difesa che ha consentito al Ministro Alfano di superare la mozione di sfiducia per la vergognosa vicenda con la quale, parole del Sen. Chiti, “Nel nostro Paese sono stati calpestati i diritti umani fondamentali, tutelati dalla Costituzione, da norme e da convenzioni internazionali. Alma Shalabayeva e sua figlia Alua, una bambina di sei anni, sono state pretese dalle autorità del Kazakistan per farne ostaggio e condizionare l'attività di una opposizione al regime dittatoriale. Il nostro Paese le ha consegnate”.
Ma per l'appunto, il Ministro Alfano non si è accorto di nulla.
In una qualsiasi azienda ciò sarebbe stato più che sufficiente per deciderne l'immediata rimozione a male parole: Non ti sei accorto di nulla e hai pure la faccia tosta di rivendicare questa grave lacuna, nella catena di comando di cui sei a capo, come elemento a tua discolpa?
 
Certo, c'è anche il caso, però, che l'ignavo in questione possa essere una persona inamovibile.
Ed è questo, sostanzialmente, l'elemento che ha costretto un bel numero di senatori  ad arrampicarsi sugli specchi per far proprie le parole del Presidente Napolitano: “Non ci si avventuri a creare vuoti, o staccare spine, per il rifiuto di prendere atto di ciò che la realtà politica post elettorale ha reso obbligato e per una ingiustificabile sottovalutazione delle conseguenze cui si esporrebbe il Paese”.
Una grave interferenza del Presidente a ricordare ad un buon numero di parlamentari che è lui e soltanto lui che può decidere se e quando, ma soprattutto per quali motivi, il Governo Letta può essere chiamato a dover rispondere; nonché decidere riguardo al futuro della legislatura.
Di qui il voto di ieri al Senato, una sorta di fotocopia del voto alla Camera che sancì che Berlusconi credeva veramente che Ruby fosse la nipote di Mubarak.
Al solito, si dirà, in ultimo ieri il Sen. Bondi, che è per colpa della crisi dei partiti se intorno al Presidente della Repubblica si sono via via assommati ”poteri sempre maggiori rispetto a quanto previsto dalla nostra Costituzione”.
Il dubbio vero, però, rispetto al quale una serie di interessi trasversali impedisce di riflettere, è che, forse, è proprio a causa dello strabordare delle prerogative del Presidente Napolitano che il Parlamento è infine divenuto un luogo dove si scaldano le sedie, con il solo ruolo di ratificare decisioni prese altrove.
Sotto il profilo dei conti matematici, ad esempio, nell'attuale Parlamento sarebbe possibile sostituire, in qualsiasi momento, la maggioranza parlamentare che sostiene il Governo Letta con un'altra maggioranza con connotati politici profondamente diversi.
Una maggioranza che, però, al di là dei problemi da risolvere tra le forze politiche che potrebbero costituirla, non potrà mai vedere la luce, così come si è chiaramente compreso quando ad inizio legislatura la dialettica parlamentare per la formazione del Governo venne di fatto sospesa attraverso un grave atto omissivo, e cioè la mancata nomina del Presidente del Consiglio, si chiamasse Bersani o altro. Se il Presidente della Repubblica non nomina, il Parlamento non può infatti esercitare quanto previsto all’art. 94:
   - “Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia. ...”
Un mancato esercizio di quanto previsto dalla Costituzione per appunto scongiurare, ad inizio legislatura, ipotesi di Governo e accordi parlamentari di tipo tecnico non graditi al Presidente Napolitano.
In tal senso, pertanto, va letta anche l'ultima vicenda che ha riguardato l'inamovibilità del Ministro Alfano: se il Governo Letta entra in crisi, inutile illudersi che potrebbero aprirsi altri scenari, parola del Presidente Napolitano!

  

 

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