A:
Ministro dell’Interno
Commissione Parlamentare per l'Indirizzo
Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi
Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni
Per conoscenza:
Presidente della Repubblica
Presidente del Consiglio
Aree di discussione Internet
- Con la presente per sollecitare interventi
urgenti al fine di correggere le imprecise schede informative, in onda
sulle reti del Servizio Pubblico RAI, riguardo le modalità di voto
per le elezioni del 13 maggio;
- per sollecitare il Ministro dell’Interno
Bianco ad intervenire per far affiggere, in ogni seggio elettorale, la
lista dei candidati con a fianco le liste per il proporzionale collegate;
- per segnalare la violazione della legge
elettorale sull’uso dei contrassegni da parte dei candidati collegati alle
cosiddette liste civetta;
- per sollecitare il Ministro dell’Interno
Bianco a ben operare affinché sulle schede elettorali non vengano
stampati, a fianco dei candidati collegati ad una sola lista, più
contrassegni o, in ogni caso, contrassegni difformi dal simbolo della lista
collegata.
Diversamente da quanto puntualmente previsto dal Testo
Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche
(elezione Camera dei deputati), dalla visione delle schede informative,
in onda sulle reti del Servizio Pubblico Rai, gli elettori potrebbero essere
indotti in confusione riguardo al come individuare i candidati uninominali
laddove intendessero fare riferimento ai simboli delle liste per il proporzionale
collegate ai candidati.
Nulla si dice, infatti, riguardo alla possibilità,
data ai soli candidati uninominali collegati a più liste,
di presentare un contrassegno che non faccia diretto riferimento alle liste
per il proporzionale alle quali i candidati sono collegati.
Non conoscendo questo meccanismo, gli elettori potrebbero
erroneamente convincersi dell’assenza di candidati facenti riferimento
ad una determinata lista a causa della possibile assenza, sulla scheda
elettorale, del simbolo della lista collegata al candidato.
Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R.
30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche (elezione Camera dei
deputati)
Art. 4
a) un voto per l'elezione del candidato nel collegio uninominale, da esprimere su apposita scheda recante il cognome e il nome di ciascun candidato, accompagnati da uno o più contrassegni ai sensi dell'articolo 18, comma 1. I contrassegni che contraddistinguono il candidato non possono essere superiori a cinque. Art. 18
Art. 1
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Dal combinato disposto degli articoli 4, 18 e 1 si evince
che ai candidati non è data alcuna possibilità di collegarsi
a più simboli nel caso di collegamento ad una sola lista per il
proporzionale (l’art. 18 prevede infatti una sola ipotesi particolare,
"il collegamento a più liste", ed è quindi da escludere che
la facoltà di presentare uno più contrassegni possa estendersi
in assenza del verificarsi dell’ipotesi specificata); altresì, per
il rinvio dell’art. 4 all’art. 18, con ulteriore rinvio all’art. 1, ai
fini dell’individuazione dei contrassegni che potranno comparire sulla
scheda, il nome del candidato dovrà obbligatoriamente essere affiancato
dal simbolo della lista per il proporzionale alla quale il candidato è
collegato.
Sin qui, quindi, nessuna possibilità di confusione.
Nel caso di collegamento multiplo, però, la legge
prevede, in via esclusiva, che il candidato possa indicare uno o più
contrassegni che, per quanto direttamente facenti riferimento alle liste
per il proporzionale collegate (ai fini del computo dello scorporo), potrebbero
non essere più in grado di far riconoscere il candidato all’elettore
sulla base della mancata corrispondenza "candidato-simbolo di lista".
Di qui l’esigenza d’informare gli elettori che la corrispondenza
potrebbe esservi anche se non individuabile sulla scheda; come anche l’esigenza
di fornire queste informazioni in tutti i modi possibili, non ultima l’affissione
nei seggi elettorali con il nome dei candidati affiancati dai simboli delle
liste collegate.
Altresì, si coglie qui l’occasione per segnalare
l’anomala pubblicità elettorale di alcuni candidati, probabilmente
dovuta alla scarsa conoscenza della legge o, peggio ancora, dall’accettazione,
da parte degli organi preposti, di candidature non in regola con la legge.
Curiosamente, i candidati collegati alle cosiddette liste
civetta (per alcuni di questi è noto il collegamento nonostante
lo scarso impegno del Ministero dell’Interno che, a 14 giorni dalla scadenza
elettorale, non è ancora in grado di fornire sul proprio sito WEB
l’elenco ufficiale dei candidati e delle liste collegate) continuano a
promuovere la loro candidatura indicando il solo simbolo delle maggiori
coalizioni.
Alla luce della legislazione su ricordata, ciò
potrebbe essere permesso nel solo caso di collegamento a più liste,
cosa che non dovrebbe però essere nel caso di collegamento a liste
civetta, visto che l’intento dichiarato è proprio quello di collegarsi
ad una sola finta-lista al fine di aggirare il meccanismo dello scorporo.
Delle due, quindi, l’una: o sono collegati alle liste
per il proporzionale facenti riferimento al simbolo della coalizione; o
non possono presentarsi con questo simbolo se collegati ad una sola lista.
In ogni caso, e l’invito a ben operare è rivolto
al Ministro dell’Interno, sulle schede elettorali non potranno comparire,
a fianco dei candidati, contrassegni diversi da quelli previsti dalla legge.
Certo della Vostra attenzione alle questioni sottoposte,
rimango in attesa di conoscere le misure che riterrete più opportuno
intraprendere.
Franco Ragusa
md1607@mclink.it – www.riforme.net
Egr. Signor Ragusa,
in relazione alla Sua nota del 30 aprile u.s., concernente
talune problematiche applicative della disciplina normativa in materia
elettorale, desidero informarLa che tali tematiche eulano dalla competenza
specifica di questa Autorità.
Nel ringraziarLa, tuttavia, per l'impegno profuso alla disamina
delle questioni evidenziate, mi è gradita l'occasione per inviarLe
distinti saluti.