Gli interventi di "Riforme istituzionali"

N° 29 - 09/10/96
Alessandro Morelli

Costituente

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it.politica
Msg# 66, 08/10/96 22:25 [100]&
Da: a.morelli@leonet.it (Alessandro Morelli)
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Oggetto: Costituente

La elezione di una assemblea costituente fa' parte di quelli che vengono definiti falsi problemi. Nel senso che non c'e' nessun costrutto a parlarne dal momento che non serve. Chiunque abbia una pur minima familiarita' con la Costituzione, e devo presumere che tutti i politici presenti in Parlamento la debbano avere, sa benissimo che la Costituzione prevede al suo interno gli strumenti per cambiarla senza ricorrere ad artifici inventati di volta in volta. E' quindi gia' questo un argomento di resistenza nei confronti dell'idea di una costituente per redigere o modificare parti della Costituzione. In piu', una assemblea costituente si forma e si colloca temporalmente solo nella fase iniziale della nascita di uno Stato. Dopo una guerra, dopo una rivoluzione, dopo una secessione, mai all'interno della normale vita democratica di un paese che ne sarebbe offesa nelle sue prerogative. Parlare di costituente significa non dare credibilita' ad un Parlamento da poco eletto; significa agitare inutilmente il clima politico allo scopo di ottenere sconti o concessioni per svelenire i rapporti tra le forze politiche o chissa' che altro. E' semplicemente un'azione guastatoria, in special modo ora che il Parlamento ha già mosso i primi passi in direzione della Bicamerale.
Viene da chiedersi se queste benedette/maledette riforme siano considerate necessarie, oltre che utili, da parte di chi rimescola continuamente queste ancor torbide acque oppure se gli interessi di parte (e personal) non prevalgano ancora una volta, facendo ripiombare i rapporti tra politica e cittadini di nuovo negli anni '80.



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