Re: Quale sistema elettorale?
Egregio signor Ragusa,
la mia convinzione che l'attuale sistema, come quello squisitamente
proporzionale premi solo la corruzione, deriva dal fatto che c'è
stata una degenerazione della politica. Ho conosciuto quella di De Gasperi
e non era così: allora il partito democristiano serviva per il cittadino,
mentre quello comunista privilegiava l'apparato, e il cittadino era al
secondo posto. Nonostante ciò il voto era strumentale per tutti
e due. Perciò il sistema proporzionale, che è troppo personalizzato,
è troppo manovrabile dalle segreterie dei partiti.
Il maggioritario non è certamente il toccasana, ma perlomeno
porta l'eletto molto più vicino all'elettore. Una delle osservazioni
che ho sempre fatto agli eletti con il sistema proprozionale, è
che dopo la loro elezione non si vedono più fino all'elezione successiva.
Se il cittadino ha bisogno di loro deve andare a scappelltarsi per poter
avere ciò che ha diritto. L'eletto con il maggioritario è
invece più vicino all'elettore, perchè ne è più
condizionato ed anche perchè vive più vicino territorialmente.
Stia tranquillo che non ho un partito mio. Le mie osservazioni nascono
da fatti concreti di tutti i giorni. Ho visto il clientelismo e l'arroganza
delle organizzazioni partitiche tanto forti da condizionare la vita di
intere comunità. Non sò se il sistema suggerito da mè
sarebbe migliore di molto. E' comunque sempre migliore di quello attuale.
Un partito privato? Sì, come un'associazione privata, ad esempio
come Italia Nostra, dove non ci devono essere interessi del singolo. Sarà
forse utopia, ma dopo aver visto tanto falso realismo nel quale attualmente
i partiti prendono il contributo da parte dello stato, da parte dei deputati
loro e dagli iscritti, e nonostante ciò i soldi non bastano mai,
è necessario cambiare. Perciò io ho deciso che se la legge
sul pagamento ai partiti di 4000 lire per iscritto alle liste elettorali
verrà approvata, chiederò di essere cancellato dalle liste
elettorali del mio comune.
Saluti V.D.