Speciale Referendum elettorale
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11/04/99
Franco Ragusa

Riflessione sui dati del referendum del '93 (Re: Quesito sul referendum)

Un aspetto inquietante della campagna referendaria condotta dai sostenitori del sì è costituito dall'oggettiva impossibilità di riuscire a capire le ragioni di tanta malcelata acrimonia nei confronti dell'opzione astensionista.
A differenza che per le elezioni politiche, infatti, per le consultazioni referendarie l'astensione può produrre dei risultati pratici: si tratta cioè di una scelta di "espressione delle proprie intenzioni" chiaramente contemplata dai fondatori della carta costituzionale e quindi pienamente legittima.
Ma nonostante ciò, e nonostante la natura del referendum in questione spieghi da solo l'opportunità di tale scelta, trattandosi dell'eliminazione definitiva del più elementare diritto democratico (eguaglianza di tutti gli elettori nel momento elettorale), i sostenitori del sì sono disposti a mostrare rispetto politico soltanto nei confronti di chi invita a votare per il no; per chi si asterrà, invece, soltanto un triste spettacolo di insulti. Un muro compatto che va dai vertici dei maggiori partiti sino ai poteri forti dell'economia, sostenuti con forza dai mezzi d'informazione, che non si sogna lontanamente di spiegare come e perché ciò che è costituzionalmente previsto sia da condannare senza appello.
Un ostracismo ed un volume di fuoco che tra l'altro non dovrebbe avere ragione di esistere proprio alla luce dei dati del referendum del '93. Se si ripetessero quei risultati, infatti, anche sommando all'astensione di allora tutti i no e i voti nulli, il raggiungimento del quorum e la vittoria dei sì sarebbero in ogni caso ampiamente assicurati.
 
 
Aventi diritto
Votanti
Schede nulle
No
Astenuti
47.944.752
36.921.999
28.954.331
1.943.338
6.037.259
11.022.753
 

Da parte dei sostenitori del sì è allora palese il timore che dal '93 ad oggi molte cose siano cambiate nelle convinzioni degli elettori. Non si spiega, infatti, come mai, nell'ipotesi che tutti i contrari al referendum decidessero per l'astensione, circa 5 milioni di elettori che nel '93 votarono convinti per il sì potrebbero improvvisamente decidere di non recarsi alle urne per pigrizia o per qualunquismo e non perché l'esperienza disastrosa del maggioritario potrebbe averli invece indotti a cambiare opinione. Un'esperienza disastrosa che potrebbe per l'appunto aver convinto un numero considerevole di elettori a compiere un atto di totale delegittimazione nei confronti di soluzioni demagogiche e pasticciate dai connotati fortemente antidemocratici.


 

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