Speciale Referendum elettorale
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15/04/99
Franco Ragusa

Gli argomenti del fronte del Sì. Ma sono poi così irresistibili?

Credo che anche Emilio Colombo me ne darà atto, ma quello di analizzare le ragioni del No, di una parte del No, anziché dimostrare come e perché sia giusto votare sì, è un modo un po' anomalo di sostenere le proprie ragioni. È la "proposta" che dovrebbe dimostrare di essere buona, e questo indipendentemente dalle opinioni contrarie di qualcuno, tanto più che queste non rappresentano le opinioni contrarie di tutti.
Precisato questo, mi chiedo quali siano, veramente, le ragioni dei sostenitori del sì.
Vogliono un sistema bipolare, bipartitico?
Bene, analizziamo pregi e difetti.

È di questi giorni il continuo richiamo, Segni in testa, nel far notare che un sistema bipolare "perfetto" non ci farebbe assistere allo spettacolo di divisioni interne alla maggioranza in merito alla questione dei bombardamenti NATO.
Questo è un merito? Che maggioranza e opposizione siano improvvisamente un'unica voce, una volta annullato il pluralismo attraverso i meccanismi elettorali, é un pregio? In fondo, anche dalle parti del regime serbo di Milosevic alberga un pregio simile.

Gli elettori sono più vicini ai candidati, votano l'uomo.
Bene, delle due l'una: o un sistema bipartitico all'inglese, dove c'è la più ferrea disciplina di partito, e chi va fuori dalle direttive non viene ricandidato; oppure un voto all'uomo come capita capita, senza vincoli di lista o di appartenenza.
Diciamocelo chiaramente, questa contraddizione nei sistemi maggioritari alla fine si risolve in un modo solo: l'elettore vota il candidato che gli viene imposto dal partito o dalla coalizione, alla faccia della lotta contro i giochi intoccabili delle segreterie e della pulizia nei confronti dei candidati impresentabili.

Il principio della responsabilità e dell'alternanza.
Beh... questa è la favola delle favole.
Esempio pratico per intendersi meglio.
Franco Ragusa vota Clinton perché questi dichiara che farà la riforma sanitaria.
Clinton viene eletto, passano 4 anni e nessuna riforma.
Cosa fa allora Franco Ragusa per far pagare le responsabilità al signor Clinton che non ha fatto alcuna riforma?
Semplice, vota l'altra parte, vota un repubblicano.
Ma forse che il repubblicano farà la riforma sanitaria?
No, ma che importa, l'importante è poter cambiare... no?
Evidentemente, in un ambito maggioritario, per l'elettore Franco Ragusa non c'è molto da scegliere, se non quello che passa il convento.
Facciamo invece un altro esempio, che dimostra come potrebbero invece farsi pagare le responsabilità.
Franco Ragusa vota Ulivo-Rifondazione e rimane molto deluso dall'adesione del Governo all'attacco Nato.
Cosa potrà allora fare Franco Ragusa per far pagare questa responsabilità alla coalizione da lui votata?
Vota il Polo che sull'argomento è peggio (dal punto di vista di Fr. Rg.), perché "che bello, c'e' l'alternanza!"?
Evidentemente non può farlo. Può però votare, grazie alla quota proporzionale, nell'ambito della coalizione di centro-sinistra, quei partiti che meglio si sono comportati (sempre dal punto di vista di Fr. Rg.) nella vicenda. Può cioè punire, e al tempo stesso indirizzare, la politica della coalizione a lui più vicina.

Infine, che possa piacere o no ai referendari, molti elettori andranno a votare sì senza sapere bene cosa voteranno: la legge autoapplicativa oppure una diversa legge che da più parti gli viene promessa.
Gli elettori del PDS voteranno convinti che poi si sarà costretti a varare una nuova legge, perché è con questo spirito che andranno a votare (del resto è quello che sostiene Di Pietro, in prima fila tra i promotori); altri elettori andranno aspettandosi anch'essi delle modifiche successive; altri elettori andranno convinti che tutto rimarrà così com'è. E tutto ciò, che possa piacere o no, è la truffa maggiore, proprio perché fatta alle spalle di chi avrà votato sì senza sapere bene per cosa avrà effettivamente votato.


 

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