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elezioni-oggi.it  16-11-2007

Legge elettorale - D'Alema a Ceccanti: "Non essere estremista"


(AGI) - Roma, 16 nov. - “Io apprezzo l’estremismo degli studiosi, che e’ sempre meglio di quello dei politici: ma non si puo’ dire che il modello tedesco sia il male assoluto e che pero’ con il metodo D’Hont diventa il bene assoluto. Io che sono un moderato auspicherei che queste certezze si togliessero”. Massimo D’Alema ’stuzzica’ con una battuta Stefano Ceccanti, co-autore della bozza sulla proposta di legge elettorale di cui si sta discutendo in queste settimane e che e’ stata fatta propria da Walter Veltroni. E durante una tavola rotonda a ‘Italianieuropei’ ribadisce alcune linee di quello che dovranno essere, a suo parere, le caratteristiche di fondo della nuova legge elettorale.

Per D’Alema “l’impianto complessivo” della proposta Ceccanti-Vassallo “riduce la frammentazione”, ed e’ un sistema che “spinge verso l’accorpamento che produrrebbe 5 o 6 raggruppamenti e dunque non alterererebbe la logica bipolare”. Tuttavia, insiste il vicepremier facendo riferimento alla sua preferenza per il modello tedesco, “non bisogna temere che il modello tedesco dia luogo a pendolarismo o a trasformismo. Perche’ non credo che questo problema in Italia esista piu’, oggi il paese e’ libero dalla logica consociativa, semmai la pulsione e’ quella contraria e il bipolarismo e’ entrato nella coscienza del paese”.
Dunque si puo’ discutere, ma serve che la nuova legge elettorale abbia una serie di caratteristiche che il vicepremier ribadisce: “”Bisogna difendere il bipolarismo con una legge elettorale che abbia un impianto proporzionale, che restituisca ai partiti il loro profilo e senza obbligarli a maggioranze coatte. E che - conclude - restituisca agli elettori la possibilita’ di scegliere da chi vogliono essere rappresentati”.



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