Riforme Istituzionali invita tutti gli elettori non disponibili ad accettare di votare con una legge elettorale fortemente sospetta di essere anticostituzionale, ad utilizzare il diritto degli elettori di presentare reclami presso i seggi elettorali.
Una risposta concreta nei confronti di chi ha pensato di utilizzare le crepe della Legge elettorale per il proprio esclusivo tornaconto.
Qualsiasi voto dato al di fuori delle due coalizioni maggiori, sostanzialmente formate da un solo partito, PD da una parte e PDL dall'altro, non potrà in alcun modo impedire ad una di queste di ottenere il 55% dei seggi alla Camera dei Deputati, quale che sarà il risultato effettivamente conseguito.
Al 15%, al 40% o al 49%, per la legge elettorale vigente non fa differenza: chi prenderà anche solo un voto in più, otterrà un premio di maggioranza sino al conseguimento del 55% dei seggi a disposizione.
Per questi motivi, pur in un atto dove non avrebbe dovuto occuparsene, la Corte Costituzionale ha sentito l'esigenza di segnalare l'anomalia al Parlamento.

Di qui l'invito, pertanto, a non ritirare o a restituire le sole schede elettorali per il rinnovo del Parlamento, chiedendo che vengano messe a verbale le motivazioni dell protesta.
Al riguardo, sono disponibili degli stampati (clicca qui per scaricare i file in PDF) dal quale ritagliare le motivazioni da allegare ai verbali delle sezioni elettorali, nonché i riferimenti normativi attraverso i quali ricordare ai Presidenti di seggio gli obblighi dell'ufficio elettorale in ordine alle proteste e ai reclami degli elettori.