riforme.net 08-06-2009
L'AGCOM dà finalmente l'avvio alla campagna d'informazione referendaria
Non
ci speravamo più, ma finalmente la campagna d'informazione
referendaria può iniziare anche per i contrari all'approvazione
dei quesiti. L'Autority per le telecomunicazioni, infatti, ha
finalmente reso noto l'elenco dei soggetti politici legittimati ad
usufruire gli spazi di comunicazione politica sulle reti
radiotelevisive private, locali e nazionali. E' quindi da oggi
possibile, con soli 11 giorni di propaganda rimasti, mettere in moto la
macchina che si occuperà di spartire gli spazi.
Nessuna notizia ufficiale, invece, da parte della Commissione
parlamentare di Vigilanza RAI. E considerato che nella giornata odierna
la RAI ha programmato una prima tribuna elettorale, c'è da
ritenere che l'elenco dei soggetti legittimati dalla Vigilanza RAI ci
sia ma che debba rimanere segreto sino alla fine della campagna
referendaria.
Non si tratta purtroppo di una battuta, ma della concreta
realtà. É da Venerdì 5, infatti, che il "Comitato
per il proporzionale e contro la forzatura bipartitica" sta inutilmente
cercando di poter visionare l'elenco dal quale parrebbe essere stato
escluso.
Al riguardo, c'è da constatare come i criteri di selezione
adottati dall'organo politico (Vigilanza Rai) differiscano e non di
poco da quelli dell'organo tecnico-amministrativo (Autority TLC),
essendo il "Comitato per il proporzionale e contro la forzatura
bipartitica" ben presente nella lista dell'AGCOM.
Analoga vicenda nel 2000, quando al "Comitato politico per l'astensione
ai Referendum" fu appunto negata la possibilità di fare campagna
referendaria sulle reti RAI; nessun problema, invece, con le emittenti
private in virtù della legittimazione conferitagli dall'Autority
TLC.
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