Riforme Istituzionali

Dal Proporzionale al Porcellum Dal Proporzionale al Porcellum
Come e perché
del Maggioritario in Italia

di Franco Ragusa

 

II edizione dicembre 2011 - 114 pag.
 
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SPECIALE LEGGE ELETTORALE
 
 
Lo strabismo referendario dei sostenitori del Mattarellum

07 gennaio 2012

Con un'intervista al quotidiano Europa, l'Avvocato costituzionalista Alessandro Pace spiega, in due battute, le ragioni di fondo per le quali il secondo quesito abrogativo è da ritenere ammissibile.

Secondo il comitato referendario, l’abolizione dei singoli articoli della legge Calderoli porterebbe alla “riespansione” della legge Mattarella, prima ancora che alla sua semplice “reviviscenza”.
E per un motivo molto semplice: «Il Mattarellum – spiega Pace – non è stato semplicemente abrogato, ma si è derogato a un principio, che è quello della razionalità, sul quale si basano gli stati legislativi».
Le “irrazionalità” sono tante, a partire dalle liste totalmente bloccate («Esistenti in Italia solo sotto il fascismo») e dall’eccessivo premio di maggioranza. Sarebbe quindi un recupero del principio di razionalità a determinare il ritorno (la “riespansione”) del Mattarellum.

Ammessa e non concessa la praticabilità di questa strada indicata dal Comitato promotore, è però evidente che, trovandosi di fronte ad un giudizio da dare riguardo l'irrazionalità, vi sia lanche a necessità di un esame della questione che entri nel merito degli effetti che la legge elettorale è in grado di produrre.
Ma è proprio facendo questo e mettendo a confronto le due leggi elettorali, il Porcellum ed il Mattarellum, che si evidenzia l'enorme similitudine tra le due leggi, e questo proprio in riferimento ai problemi segnalati dall'Avvocato Pace.

L'avvocato sembra infatti non tenere conto che anche nel Mattarellum, per il 25% di quota proporzionale alla Camera, vi sono le liste bloccate; anzi, per dirla tutta, sono state reintrodotte proprio con il Mattarellum.
Poi c'è l'impossibilità di scegliere i candidati chiamati a rappresentare la forza politicha che s'intende portare al Governo del Paese, perché nel collegio uninominale c'è un solo nome a disposizione, prendere o lasciare.
L'eccessivo premio di maggioranza, infine, o premio in seggi che determina lo stesso risultato: ma qualcuno ha mai provato a fare due conti tra i voti realmente ottenuti e i seggi conquistati durante le passate esperienze con il Mattarellum?
Sembrerebbe proprio di no.
Si consiglia, quindi, un breve ripasso dei risultati elettorali della quota maggioritaria per la Camera dei Deputati.

Elezioni Politiche 1994 (fonte: wikipedia.org)

Camera dei Deputati – Quota maggioritaria

 

Polo delle

Libertà

Polo del buon

governo

Alleanza

Nazionale

(solo nel nord)

Totale

Cx-Dx

Voti

8.767.720

5.732.890

2.566.848

17.067.458

%

22,77%

14,89%

6,66%

44,32%

Seggi

164

129

8

301

% Seggi su 475

34,52%

27,15%

1,68%

63,36%

%Seggi - %Voti

+ 11,75%

+ 12,26

- 4,98%

+ 19,04%

 

Elezioni Politiche 1994 (fonte: wikipedia.org)

Camera dei Deputati – Quota maggioritaria

 

Progressisti

Patto per l’Italia

Progressisti +

Patto per l’Italia

Voti

12.632.680

6.019.038

18.651.718

%

32,81%

15,63%

48,44

Seggi

164

4

168

% Seggi su 475

34,52%

0,84%

35,36%

%Seggi - %Voti

+ 1,71%

- 14,79%

-13,08%


Se fosse quindi dipeso dalla sola quota maggiori­taria, alla Camera dei Deputati il Governo Berlusconi avrebbe potuto vantare una maggioranza parlamentare forte del 63,3% dei seggi. Un premio di maggioranza, quindi, di ben il 19%.
Ma anche tenendo conto del piccolo riequilibrio operato dalla quota proporzionale e dal meccanismo dello scorporo, la prima volta del Mattarellum finì per assegnare il 58% dei seggi della Camera alle due coalizioni vincenti facenti capo a Berlusconi.

 

Elezioni Politiche 1996 (fonte: elezionistorico.interno.it)

Camera dei Deputati – Quota maggioritaria

 

L’Ulivo

Ulivo-Lega Aut.Veneta

L’Ulivo-Ps

d’Az.

Progressisti

(1996)*

Totale

Cx-Sx

Voti

14.447.548

997.534

269.047

982.505

16.696.634

%

38,54%

2,66%

0,72%

2,62%

44,54%

Seggi

228

14

4

15

261

% Seggi su 475

48%

2,94%

0,84%

3,15%

54,94%

%Seggi - %Voti

+ 9,46%

+ 0,28%

+ 0,12%

+ 1,2%

+ 10,4%

* Simbolo utilizzato da Rif. Comunista per gli accordi di desistenza con l’Ulivo

 

Elezioni Politiche 1996 (fonte: elezionistorico.interno.it)

Camera dei Deputati – Quota maggioritaria

 

Polo per le

Libertà

Lega Nord

SVP

Altri*

Polo+Lega

Voti

15.027.030

4.038.239

156.708

153.130

19.065.269

%

40,09%

10,77%

0,42%

0,41%

50,86%

Seggi

169

39

3

3

208

% Seggi su 475

35,57%

8,21%

0,63%

0,63%

43,78%

%Seggi - %Voti

- 4,52%

- 2,56%

+ 0,21%

+ 0,21%

- 7,08%

* Solo liste che hanno ottenuto seggi

 

Elezioni Politiche 2001 (fonte: elezionistorico.interno.it)

Camera dei Deputati – Quota maggioritaria

 

Casa delle

Libertà

l’Ulivo

SVP

SVP-l’Ulivo

Lista

Di Pietro

Democrazia

Europea

Voti

16.915.513

16.019.388

364.291

1.487.287

1.310.119

%

45,57%

43,15%

0,98%

4,01%

3,53%

Seggi

282

183

8

-

-

% Seggi

su 475

59,36%

38,52%

1,68%

-

-

%Seggi -

%Voti

+ 13,79%

- 4,63%

+ 0,7%

- 4,01%

- 3,53%

- Pur in assenza di accordo elettorale con l’Ulivo, per evitare di disperdere i propri voti a vantaggio del centrodestra, Rifondazione Comunista non presentò candidati.

- Altri seggi: 1 “Con Illy per Trieste”; 1 “Valle d’Aoste”.

 




 
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