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Silvio Basile 08-05-2006
 
  Referendum e le mani libere di Fassino
 
Caro Ragusa,
             non credo che Fassino si possa propriamente annoverare fra i sostenitori del "sì" al referendum del 25 giugno. E' semmai a favore della forma di governo disegnata nella bozza Amato, con in più, dettata però solo dalla particolare circostanza della candidatura D'Alema al Quirinale, un'evidente preminenza del presidente della repubblica.
    Ciò che differenzia la riforma costituzionale della destra dalla proposta della bozza Amato è, da un lato, la molto incerta e contraddittoria normativa sulla "devolution" concessa forse solo a parole ai leghisti, dall'altro, l'attenuazione dei poteri del presidente della repubblica e, più in generale, del sistema delle garanzie costituzionali.
    Fassino era evidentemente fin dapprincipio per un "no" al referendum che non lo vincoli al testo del 1948, ma gli lasci mano libera per accordarsi con la destra in ragione del varo di una revisione costituzionale in linea con la bozza Amato. A rendere le cose più complicate c'è però ora, come segnala giustamente Sergio Romano, la proposta implicita di una preminenza da accordare al capo dello Stato: si allontana così non solo dalla Costituzione vigente e dal disegno della bozza Amato, ma anche e più ancora dalla riforma costituzionale della destra su cui stanno per decidere gli elettori.
    E' difficile stabilire però se e in qual misura la preminenza del Capo dello Stato, implicitamente proposta in ragione della candidatura D'Alema, sia destinata ad avere seguito nelle proposte di riforma costituzionale e, in modo particolare, nella prassi a venire.
    Cordialmente
    Silvio Basile


Caro Silvio,
non vedo particolari implicazioni "presidenzialiste" nella sortita di Fassino.
Un candidato Presidente che si facesse carico di assicurare lo scioglimento automatico del Parlamento, nel caso la maggioranza dovesse avere dei cedimenti, più che un Presidente che decide sarebbe un Presidente senza ruolo.
Per intendersi, il ruolo avuto da Scalfaro nel '94 e nel '98.
A mio modo di vedere, l'uscita di Fassino è pienamente coerente con la bozza Amato senza altre forzature. Ed è per questo che ho inserito Fassino tra i sostenitori (una sorta di Sì mascherato) della riforma costituzionale del centrodestra che altro non è che la copia carbone e la traduzione in norme della Bozza Amato che, per l'appunto, prevede norme antiribaltone che funzionano in automatico senza altre possibilità per il Presidente della Repubblica di poter ricercare possibili soluzioni parlamentari.
 
Franco Ragusa


 
Speciale "Referendum costituzionale" 2006
 
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