Quando tutto e' relativo!

Con il voto di oggi in Bicamerale, con il quale si e' scelta l'indicazione del semipresidenzialismo, si e' consumato quello che in gergo viene definito "ribaltone". E' stato infatti soltanto grazie ai 4 voti "presidenzialisti" di Spini, Boselli, D'Amico e Rigo se la maggioranza non e' riuscita a spuntarla con la sua proposta di premierato.
Ma in fondo, proprio di ribaltone non si e' trattato. Le posizioni dei 4, comprese quelle dei due astenuti, sono note da tempo; e per il resto, sia il relatore Salvi che D'Alema non hanno mai mancato occasione per ribadire che una proposta valeva l'altra.
Diciamo allora che per ideare un sistema di governo che rispetti il mandato ricevuto dai cittadini, i nostri si sono ben guardati dal rispettarlo in tema di riforma istituzionale, e hanno agito di testa propria.
E come tutto sia relativo, ce lo conferma anche l'improvviso mutare d'umore di Segni, sino a ieri arrabbiato come non mai perche' non si dava la parola al popolo, ed oggi raggiante perche' finalmente "il presidenzialismo e' entrato in Parlamento, cosi' come voleva la maggioranza degli italiani".
Beato lui che sa quello che vogliono gli italiani; peccato, pero', che oggi in Bicamerale qualcuno ha votato contro la maggioranza dei cittadini che ha contribuito a eleggerlo. E gia', perche' i 4 di cui sopra, senza gli accordi elettorali del maggioritario, probabilmente oggi non potrebbero sedere dove siedono e meno che mai decidere di riforme.
Ma come detto, tutto e' relativo.
Quello che pero' preoccupa in tutto questo, e' che il gioco si e' fatto duro e i duri non hanno ancora iniziato a giocare.
Cos'altro ancora si dovra' digerire per decidersi a promuovere una seria iniziativa politica per delegittimare quest'assurda fase costituente?

AAA Adesioni cercasi: "NO! alla farsa plebiscitaria del referendum unico per la revisione della Costituzione... astensione!"
http://www.mclink.it/assoc/malcolm/riforme/astens.htm