Gli interventi di "Riforme istituzionali"

N° 112 - 21/06/97
Francesco Minisci

Re: quando tutto e' relativo! (da Prima-pagina di MClink)

Scritto da Franco Ragusa:

FR> Per ribeccarsi una fregatura tipo quella del maggioritario? FR> Dove non arrivava la vergogna per varare una fregatura simile, ci FR> abbiamo pensato noi con un bel plebiscito

C'e' fregatura e fregatura.
C'e' per esempio quella che si da' (e si riceve) in buona fede: il referendum sul maggioritario, in fondo, nasceva per aprire una via all'alternanza tra forze di governo, azzerando rendite di posizione e semplificando il quadro politico; che poi quell'idea si sia trasformata, appunto, in fregatura, non dipende, credo, dall'ingenuita' di chi allora voto' SI, ma dallo stravolgimento che di quel voto fece la successiva legge elettorale e dal fatto, allora imprevedibile, che la DC, come forza politica e, soprattutto, come peso elettorale, si sia dissolta, o meglio "disciolta", dall'oggi al domani.
E c'e' poi la fregatura subdola, quella che gli imbonitori travestono, per i gonzi, da affarone: per esempio, un Presidente della Repubblica che dovrebbe essere, insieme, garante dell'unita' nazionale e dell'indirizzo politico di maggioranza (di quale? di quella che lo ha eletto o di quella parlamentare?), senza tuttavia avere uno specifico ed autonomo ruolo politico (il che vuol dire poterne giocare uno a piacimento e, si capisce, senza risponderne); un federalismo di nome al quale, malauguratamente, manca proprio il fondamento di ogni autentico sistema federale, cioe' una Camera che rappresenti istituzionalmente le comunita' locali; una legge elettorale che e' contemporaneamente maggioritaria, proporzionale e a premio di maggioranza, e che quindi conserva i difetti di tutti e tre i sistemi senza averne i pregi; e via riformando e deformando...

E mi sembra riduttivo chiamare in causa, come fai, solo i Popolari (ai quali si puo' imputare, al massimo, solo di essere piu' furbi degli altri): in realta' mi sembra che tutti i partiti, nessuno escluso, si siano dedicati alla cura esclusiva del loro orticello, regalando gioiosamente agli altri tutto cio' che non li interessava direttamente. E cosi' il doppio turno, che pure stava scritto nel programma elettorale di FI, e' stato il primo punto a cui il Polo ha serenamente rinunciato, in cambio dei voti di qualche ex democristiano sul Presidenzialismo. E ancora, il fino a ieri aborrito Presidenzialismo e' stato tranquillamente digerito da Rifondazione, in cambio d'una legge elettorale che le garantisse lunga vita e prosperita'.

Insomma, non che si pretendessero miracoli dalla Bicamerale, ma se compromesso doveva essere, che almeno fosse un compromesso onesto e decoroso: ne e' venuto fuori, invece, nient'altro che un pastrocchio. E buttare all'aria cinquanta anni di Costituzione in cambio d'un pastrocchio uscito durante la fase digestiva di quattro segretari politici, io personalmente, come cittadino con qualche sussulto di dignita', non me la sento di avallarlo: mi auguro solo, a questo punto, che a dire NO siano in tanti, magari, ma ci credo poco, cominciando dal Parlamento...

Francesco


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