Gli interventi di "Riforme istituzionali"

N° 76 - 30/01/97
Franco Ragusa

Costituente, Bicamerale e ... tanti presidenzialismi Se mai ce ne fosse stato bisogno, le diverse proposte di presidenzialismo presentate dal solo Polo hanno chiaramente evidenziato quanta vacuità ci sarebbe stata in un voto per un'Assemblea Costituente.
"Che sia il popolo ad indicare la strada delle riforme!", era ed è ancora il motivetto suonato da diversi pifferai.
Ma de che?!
Tra il dichiararsi tutti concordemente presidenzialisti, infatti, ed il riempire di contenuti questa concordia, solo nel Polo sono spuntate ben 6 diverse proposte tra presidenzialismo e semipresidenzialismo.
Sei proposte che, si badi bene, tendono in parte ad escludersi l'una con l'altra. Tra i diversi "presidenzialismi", infatti, ci sono delle differenze di non poco conto, tanto da far dubitare che si possa arrivare ad un risultato di mediazione; e laddove questo risultato non si dovesse raggiungere (a meno di forti rinuncie da parte di qualcuno), non mi sorprenderei se di fronte al "rischio" di un determinato presidenzialismo, anche molti "elettori presidenzialisti" potrebbero preferire l'attuale sistema parlamentare. Ma allora, su cosa diavolo di concreto avrebbero quindi votato gli elettori di un'eventuale Costituente.
Su nulla di concreto; il solito voto "senza responsabilità" (per chi lo riceve) sulle ipotesi. Insomma, un'altra bella delega in bianco.
Come dire: la solita presa in giro sulla "sovranità del popolo": una sovranità che si realizza soltanto nei discorsi demagogici dei tanti presunti "salvatori della Patria". "Salvatori della Patria" che si guardano bene, però, dall'escogitare meccanismi certi di responsabilità politica.
E da qui si passa dritti dritti alla Bicamerale.

Va infatti bene la Bicamerale?
Niente affatto, perché i signori di cui sopra la delega in bianco l'hanno ottenuta lo stesso. Certo, con una legittimazione minore che non attraverso la farsa dell'elezione di un'Assemblea Costituente.
Ma è anche per questo che la cosa assume dei connotati non meno preoccupanti.
Quando in un Paese un'intera classe politica (con buona pace anche degli ulivisti, quindi) riesce comunque ad escogitare trucchi e trucchetti per cambiare la Costituzione in una specifica direzione, e con pure "la vaselina" della presa in giro finale, costituita da un eccezionale plebiscito referendario su un pacchetto unico (ex-art. 138, si potrebbe amaramente constatare ; un vero e proprio "o vi prendete (tutta) 'sta minestra, o vi buttate dalla finestra") ... beh, dovrebbe esserci di che preoccuparsi seriamente.


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