Referendum: e ora bisognera' pure stare attenti alle conseguenze
Se per Pannella crearsi le occasioni per poter fare la vittima delle cause "perse in partenza" puo' avere un
significato politico; cosi' non e' per chi e' invece interessato affinche' determinati istituti di garanzia delle minoranze
non vengano sviliti del tutto.
Come ha ricordato lo stesso Pannella, i quesiti piu' significativi sono stati bocciati dalla Corte. Ma come dovrebbe
ricordarsi lo stesso Pannella, gran parte di questi era gia' stato bocciato in precedenza.
Quindi: a che pro riproporli? A che pro proporre 20 quesiti, ridotti poi a 18 dalla Cassazione, sapendo che per
molti di questi la fine era gia' annunciata?
Non e' che si e' voluto presentare tanti quesiti proprio per poter poi lamentare "la strage"?
Ma ripeto, Pannella, da politico professionista, fa bene a crearsi delle situazioni da "prima pagina"; quello che
pero' non va bene, e' che sulle "stravaganze" di Pannella si possano poi creare le condizioni per giustificare
modifiche di tipo restrittivo relativamente alla possibilita' di poter ricorrere a determinati strumenti posti a tutela
delle minoranze.
Ad esempio, va sempre piu' facendosi strada l'idea di alzare il numero di firme da 500 mila ad un milione.
La qual cosa significherebbe consegnare definitivamente lo strumento referendario alle sole forze organizzate
stabilmente e non a tutti.
E' anche vero, pero', che 500 mila persone non possono tenere in ostaggio un Paese firmando oggi 20 referendum,
e chissa', domani 50. Pannella, infatti, parla sempre di milioni di firme; ma dimentica sempre di precisare che si
tratta delle solite 500-700 mila persone moltiplicate per venti volte anziche' per una o due soltanto. E con questa
logica la prossima volta i milioni di firme potrebbero essere 100 ... ben oltre la popolazione italiana!
Andrebbe quindi a mio avviso corretto non tanto il numero di firme da raccogliere, quanto la possibilita', per ogni
persona, di poter firmare "non piu' di un tot di proposte referendarie".
Con un limite a 5, ad esempio, le possibilita' per tutte le minoranze di poter ricorrere allo strumento non verrebbe
meno; ma al tempo stesso per poter presentare ben 20 referendum, da parte di un solo soggetto, servirebbero circa
due milioni di firme effettive, due milioni di cittadini in carne ed ossa e non virtuali.
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