Verso le PRIMARIE in Italia
Si sta realizzando in tutta Italia un'iniziativa che nasce DAL BASSO, ovverosia direttamente dai cittadini, gente comune non iscritta ad alcun partito e di qualsivoglia tendenza politica. Una INIZIATIVA, percio', volutamente AL DI SOPRA DELLE PARTI: si tratta di un COMITATO PROMOTORE il cui UNICO OBIETTIVO e' e sara' L'INTRODUZIONE DELLE PRIMARIE IN ITALIA (vedi spiegazione del termine PRIMARIE e delle sue possibili versioni nel le pagine successive)
PRIMARIE...
... per noi vuol dire che il potere di PROPORRE LE CANDIDATURE di qualsivoglia elezione va esteso a
CHIUNQUE in quanto DIRITTO POLITICO e non solo, com'e' ora e da sempre di fatto, ai soli vertici di partito
che ci obbligano spesso a scegliere tra il gatto e la volpe. Sono 50 anni che i
partiti tengono sotto scacco gli eletti, altrimenti non ricandidati, bloccando qualsiasi processo di cambiamento
potenziale. I loro meccanismi gerarchici, di controllo, fidelizzazione e manovra degli iscritti, tipici di
una setta solo apparentemente aperta, li hanno allontani dal popolo che temono, mettendo i suoi diritti al
secondo posto e comunque dopo quelli
del partito. I partiti sono indispensabili ma devono cambiere: basta levargli il potere chiave: quello di essere gli
unici a poter candidare.
PRIMARIE APERTE...
... vuol dire, ancor piu', che SOLO I CITTADINI di ciascun Collegio Elettorale avranno il DIRITTO DI DECIDERE
CHI LI DOVRA' RAPPRESENTARE nelle rispettive Liste alle successive elezioni, SCEGLIENDO tra i candidati
disponibili per ciascuna delle Liste presenti nel Collegio, essendosi essi riconosciuti in una di tali Liste e nel
relativo Programma Elettorale. La scelta sarebbe meglio se fosse esercitata nell'ambito di una sola Lista, purche'
la scelta della Lista sia segreta, in cabina.
EFFETTI: I partiti dovranno produrre i migliori Programmi politici e di governo se vorranno i migliori candidati, vicini alla gente. Cioe' i PARTITI saranno finalmente partiti, PEOPLE-oriented.
La classe politica, com'e' stata finora, sara' presto preistoria e fare
Politica e vincere sara' alla portata di tutti coloro che ci credono, valgono e sapranno guadagnarsi ogni volta il
CONSENSO della gente e non sotto il ricatto di oscuri padrini ed obbligatorie ed omologanti militanze di
partito. Attenzione: l'attuale Collegio Uninominale
Una tale rivoluzione meritocratica puo' dilagare anche in tutto cio' che lo Stato e le Amministrazioni Pubbliche
controllano o influenzano, cioe' nel resto della societa'. I cittadini, difatti, potranno influenzare il processo
di cambiamento, ma anche esserne influenzati.
Nei Partiti conteranno solo gli eletti ed i burocrati saranno di meno, con minori costi per la politica, e senza
rilevanza: negli USA non vedrete
mai in TV i Segretari di Partito: guida chi ha preso piu' voti!
Non siamo egoisti e sadici, pretendendo che il Potere si suicidi...
FACCIAMOLA NOI CITTADINI LA VERA RIFORMA ISTITUZIONALE!
Nell'ambito del Progetto V.I.P. -VERSO L'ITALIA DELLE PRIMARIE- e' in via di costituzione il
COMITATO PROMOTORE NAZIONALE PER LE PRIMARIE IN ITALIA
Nei 475 Collegi Elettorali per la Camera dei Deputati stanno per nascere i 475 COORDINAMENTI LOCALI PER
LE PRIMARIE
PARTECIPA ANCHE TU a questo grande processo di DEMOCRAZIA DAL BASSO, NON CONTRO
QUALCUNO MA PER TUTTI.
Puoi contattarci ai numeri 06 - 884.85.62 oppure 0348-3318633 - Fax 06 - 884.58.98
COSA SONO LE PRIMARIE E PERCHE' IN ITALIA
Il processo di riforma avviato dai Referendari di Segni e' rimasto incompiuto: il Collegio Elettorale Uninominale a
dimensione di quartiere cittadino o di gruppo di piccoli comuni ha consentito un rapporto diretto tra i
candidati ed i cittadini. Ma la scelta di ciascun candidato unico di ogni lista in competizione nei collegi elettorali e'
comunque un'esclusiva del vertice del rispettivo partito o coalizione di partiti. Puo' sembrare un
paradosso, ma rispetto all'attuale potere accentrato in questi pochi soggetti, era potenzialmente ben piu'
democratico anche se criticabile il Sistema Proporzionale, con liste di decine di candidati, spesso militanti
locali da accontentare, per lo piu' senza grande seguito o comunque controllabili, e talvolta semplici cittadini
abbastanza noti e stimati, per racimolare un buon numero di voti; ma comunque insufficienti per la loro
elezione nell'allora vasta Circoscrizione Elettorale di qualche milione di elettori ma che facevano tutti cumulo! a
favore dei capolista. Pero', teoricamente, se noi elettori avessimo avuto un po' piu' di, non necessariamente
Senso dello Stato, ma quantomeno lungimirante amor proprio, avremmo potuto provare ad informarci
- pochissimi hanno consultato, per esempio, l'Anagrafe Elettorale - ed individuare tra i tanti candidati il piu'
onesto, affidabile e vicino alla gente, che forse cosi' poteva superare i voti faziosi, certi e scontati per il capolista.
Se cio' si fosse verificato c'erano gia' allora i presupposti per creare un gruppo nutrito e sufficientemente forte
di incontaminati, da cui tutto poteva conseguire; il primo ricambio della classe politica, detta cosi' proprio
perche' le persone che ne fanno parte sono sempre rimaste stabilmente al loro posto, inalienabili ed attente a
controllare chi farvi accedere e ad inghiottire nel meccanismo o quantomeno isolare chi vi fosse casualmente
arrivato con le proprie forze. Ma cio' non e' stato. Ed il passato e' utile se si sa guardare al futuro.
Quindi, si puo' affermare che la scelta delle candidature e' stato ed e'
ancora un punto cruciale del sistema di potere dei partiti, una delle origini di quella degenerazione, la
partitocrazia, che e' ben lungi, percio', dall'essere stata messa in un angolo.
Il metodo di scelta delle candidature e' il terreno da cui gli elettori in prima persona possono far decollare le
Riforme. Inoltre, esso risulta a monte del sistema elettorale e quindi fuori della mischia tra
1. I Cittadini potranno gestire direttamente il ricambio (turn-over) degli eletti designando, ovverosia scegliendo,
chi tra i nominativi potenziali e' il piu' adatto a rappresentare il proprio rispettivo Collegio, e potendo cosi'
impedire che si ricostituisca una cosiddetta
2. potranno indicare essi stessi, oltre ai partiti e ad altri soggetti (movimenti, associazioni, ecc.), le candidature,
facendo finalmente e sicuramente emergere quella Societa' Civile di cui in tanti sono bravi a parlare ma che finora
e' stata solo usata.
3. La doppia campagna, cioe' selezione delle candidature prima ed elezioni subito dopo, creera' piu' occasioni per
un rapporto piu' diretto dei candidati con tutti gli elettori: chi sara' eletto potra' rappresentare
con piu' consapevolezza non solo chi gli ha dato il voto ma l'intero Collegio con i cui cittadini sara' portato ad avere
un rapporto costante anche dopo, rilevando critiche e stimoli di una cittadinanza cosi' piu' portata alla
partecipazione se sa di poter avere effettivamente un peso e non solo di perdere tempo ed illudersi. Una nuova,
piu' moderna e democratica concezione della Politica.
4. Poiche' in ogni Collegio la maggioranza degli elettori e' moderata, da una parte o dall'altra, i candidati che
emergeranno saranno tendenzialmente piu' moderati e, contando di piu' perche' non vincolati dal vertice, ne
conseguiranno partiti-coalizioni piu' moderate. Questo e' il presupposto della Democrazia dell'Alternanza: se le due
o piu' parti politiche in lizza non sono troppo diverse sara' possibile, senza timore di svolte pericolose, punire
chi ha interpretato male il proprio ruolo legislativo e/o di governo e premiare chi invece ha saputo metterlo al
servizio della cittadinanza, al di la' della visioni di parte.
LA DIFFERENZA TRA PRIMARIE CHIUSE E PRIMARIE APERTE
La Primaria chiusa e' un metodo di selezione delle candidature riservato
agli iscritti ed eventualmente ai sostenitori del partito/coalizione. Non
risolve completamente il problema poiche' limita il diritto democratico
ad un gruppo ristretto, molto esiguo e facilmente influenzabile di cittadini. Realisticamente: ben pochi altri cittadini
accetterebbero di partecipare a Primarie come sostenitori, sentendosi costretti a manifestare apertamente le
proprie simpatie, in barba a tutti i principi e diritti di segretezza del voto.
La Primaria aperta e' accessibile a tutti gli aventi diritto al voto. Gli elettori scelgono il candidato che piu' rispecchia
le proprie aspettative, creando quel feeling foriero di un rapporto costruttivo e coinvolgente, anche dopo le
elezioni. Perche' cio' avvenga, e' importante che i candidati tra cui l'elettore potra' scegliere non siano solo
l'espressione inappellabile di un organismo di cui non puo' e non deve essere obbligato a
condividere la vita interna, bensi' che possano essere espressi e proposti anche dai cittadini direttamente
interessati.
COME SBLOCCARE LA SITUAZIONE
Ci sono nel Parlamento italiano coloro che, e non sono poche le faccie veramente nuove ed i piu' saggi ed ancora
idealisti tra i veterani, vorrebbero cambiare definitivamente nella direzione di una vera Democrazia del Consenso,
cioe' a misura di un compiuto Potere Sovrano dei cittadini, e di una vera Democrazia dell'Alternanza. Tutto cio' si
puo' ottenere solo grazie alla disponibilita' di almeno due reali forze moderate e percio' ambedue potenzialmente
deputabili da parte dei cittadini al governo del Paese, senza timori delle fin qui paventate faziosita' estremistiche
senza ritorno. Coloro che possono spianare la strada ad una vera seconda Repubblica, sono presenti, dove piu' e
dove meno, in tutte le forze politiche e vanno aiutati dai Cittadini, che ne hanno il diritto e il dovere, nonche'
tutto l'interesse ad uscire da questa situazione.
Uno dei tre soggetti cui la Costituzione riconosce il potere di presentare in Parlamento Proposte di Legge e' il
Popolo. L'articolo 71 della Costituzione, difatti, esplicita che, con un minimo di 50.000 firme, gli elettori possono
proporre al Parlamento, in prima istanza al Senato, una PROPOSTA DI LEGGE DI VOLONTA' POPOLARE.
Presentarla con poco piu' 50.000 firme avrebbe l'effetto del tocco di una piuma su quel macigno che sembra
opprimere lo stomaco di chi in Parlamento, forse la maggioranza, e' indeciso se e' ancora il caso di tenersi buoni i
detentori del potere vecchia-maniera o se e' giunta l'ora di sbilanciarsi per la vera Democrazia, inclusa quella nei
partiti. E' percio' necessario che l'effetto sia dirompente: l'obiettivo e' non in 50.000 ma in almeno 5.000.000 di firme.
Di fronte alla presentazione di una Proposta di Legge sottoscritta cosi'
massicciamente dai diretti interessati, gli elettori, di cui essi devono
tutelare i diritti inalienabili, i parlamentari possono superare lo snervante blocco psicologico patito verso le
riforme ed avere il primo ed improrogabile stimolo ad agire senza visioni di parte, nonche' un'ulteriore
indicazione della direzione da seguire. Sarebbe l'ultima occasione per riscattarsi. In caso contrario gli elettori
sapranno con chi hanno a che fare. E probabilmente anche come rimediare, nella legalita'. Belgrado insegna,
ma ci sono anche altre possibilita' che si fanno forte della Legge quella massima in particolare, la Costituzione,
fatta da ben altri politici. Beh, cerchiamo di assomigliare a loro se vogliamo cercare di riscattare 50 anni di
silenzio ben poco edificante.
Questa non e' la panacea di tutti i mali, ma almeno i nodi verranno al pettine, al di la' di ogni iprocrisia, e se si
vorra' trovarvi una soluzione sara' possibile ed alla portata di tutti, prendendoci peraltro la responsabilita' di
decidere finalmente da persone adulte e un po' piu' democraticamente evolute.
Indice Interventi (solo testo)
su INTERNET:
e-mail provvisoria presso: kcguidodesimone@iol.it
newsgroup provvisori per la discussione pubblica: it.politica e iol.politica
entro il 15 marzo e-mail: Primarie@iol.it - web-page: http://www4.iol.it/primarie
Eventuale newsgroup dedicato, a seguito di RFD e CFV: it.politica.primarie
Il metodo di selezione delle candidature che puo' conseguire tali risultati ha un nome: PRIMARIE, e per maggior
precisione il riferimento applicativo e' al metodo delle PRIMARIE APERTE.