Populismo:
arma di distrazione al servizio del Re
Domenica, 22
Giugno 2014
L'art. 68 della
Costituzione già prevede
l'immunità per i senatori.
Non per i
sindaci, si dirà.
Certo. Ma la
scemata è che un sindaco venga
designato per fare il senatore a tempo perso,
non che un senatore possa godere di una tutela
che non sta lì per capriccio, ma
perché pensata e ritenuta necessaria
per garantire l'autonomia e l'indipendenza di
un Organo che svolge funzioni, tra le altre,
di garanzia costituzionale.
Invece di farsi
distrarre dalle sciocchezze, ci si occupi dei
guasti veri che la riforma costituzionale ora
in esame sarà in grado di fare.
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Io speriamo che me
la cavo
Venerdì, 13
Giugno 2014
Vediamo, sotto il profilo materiale immediato,
l'accordo Renzi-Berlusconi per cambiare la
Costituzione e la legge elettorale è
pericolosissimo, visto che potrebbe infine avere i
numeri per riuscire a fare il danno.
Sotto il profilo, invece, dell'opposizione e delle
speranze che si potevano riporre nel M5S, il voto
per fare gruppo in Europa con l'UKIP di Farage le
ha sotterrate tutte. Non solo per il tipo di
scelta, ma anche e soprattutto per i modi con i
quali ci si è arrivati. |
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Venerdì,
13 Giugno 2014
La telematica
sicuramente aiuta, ma mettersi nelle sue mani
al 100% potrebbe riservare brutte sorprese.
Al momento solo
temporaneamente, certo, ma chi lo può
assicurare?
La rete, in
effetti, di chi è?
Ne abbiamo
veramente il controllo democratico, sino al
punto de escludere dei troppo facili golpe
telematici?
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Tutti a casa
Lunedì, 26
Maggio 2014
Beppe Grillo e
Casaleggio, come in precedenza aveva fatto,
con più successo, Berlusconi, hanno
trasformato le elezioni europee in una sorta
di referendum con o contro M5S.
Nella
schiacciante vittoria del PD e della nuova
gestione di Renzi, c'è quindi molto di
cui i due dovrebbero scusarsi.
Da domani ci
sarà da rimboccarsi le maniche,
perché ora sarà ancora
più difficile contrastare le
facilonerie populistiche, altrettanto
populistiche delle semplificazioni targate
M5S, di Renzi.
Da domani,
quindi, un po' più di umiltà e
tutti a lavorare per sostenere l'inevitabile
ondata di pensiero unico che da queste
elezioni uscirà rafforzata.
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Chiti contro Renzi,
ma il risultato non cambia
Mercoledì,
09 Aprile 2014
Al Senato il PD
si spacca sul DL Chiti, una proposta peraltro
vecchia che ricalca la bozza Chiti del 2007.
Come dire che si
spacca sul nulla, visto che il risultato
finale, rispetto al progetto renziano, non
cambierebbe: il Parlamento irreversibilmente
ridotto ad una sorta di scendiletto.
Ma ciò
che però più sorprende di questa
lite in famiglia, è che intorno al DL
Chiti potrebbero trovare l'intesa tutti coloro
che, ad oggi, si dicono ferocemente contrari
all'accordo Renzi-Berlusconi.
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Si
stava meglio quando si stava peggio?
14 Marzo 2014
00:02
Questa sera
Renzi è a porta a porta. Un paio di
giorni fa da Fazio (ormai quasi di casa) ...
com'era quella storia sulla par condicio,
conflitto di interessi, Istituto Luce... ecc.
ecc. ecc.?
Vogliamo
indietro Berlusconi! Così, quanto meno,
ci si ritrova in tanti ad arrabbiarci.
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Ma Renzi e
Berlusconi, lo sanno o se ne fregano?
Mercoledì,
29 Gennaio 2014
Tra la Germania
e la Francia, o l'Inghilterra o gli USA, per i
fondamentalisti della governabilità a
tutti i costi non c'è dubbio: si scarta
il modello tedesco e si scelgono gli altri tre
paesi.
Tre sistemi
istituzionali molto diversi, ma dove, vuoi per
la forma di governo, o vuoi per la legge
elettorale, non c'è nessun meccanismo
in grado di assicurare un vincitore sicuro ed
un governo senza problemi:
1) il
democratico Obama vince ma deve fare i conti
con un Congresso di diverso orientamento;
2) analoghi
problemi con il semipresidenzialismo francese;
3) governi di
coalizione, infine, formati dopo le elezioni,
sono spesso la norma sia per la Francia che
per l'Inghilterra.
A ben vedere,
quindi, la ricerca di una legge elettorale in
grado di arrivare ad un vincitore sicuro,
costi quel che costi, è una
peculiarità tutta
renzùberlusconiana.
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La Banda degli
incostituzionali: "La Consulta ... chi?"
Domenica, 19
Gennaio 2014
Gioisca il
Popolo delle primarie, Renzi e Berlusconi sono
in perfetta sintonia per licenziare una nuova
legge elettorale in grado d'impedire alle
forze politiche minori di ottenere seggi
(soglia di sbarramento all'8%; molte
circoscrizioni elettorali con pochi seggi a
disposizione, quindi anche più
dell'8%). Non contento, infine, di questo
pesante furto di voti, il BerluscoRenzi
prevede pure un bel premio di maggioranza di
circa il 20-25% (e se proprio non ci si arriva
anche un bel doppio turno?).
Tutta questa
elaborazione arriva, si badi bene, dopo la
sentenza della Consulta contro l'alterazione
profonda della composizione della
rappresentanza democratica sulla quale si
fonda l'intera architettura dell'ordinamento
costituzionale vigente.
Sarà il
caso di tentare di spiegarla con i disegnini?
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Le colpe non sono di
chi, come Renzi, guida
Domenica,
12 Gennaio 2014
Dopo
l'intervista di Renzi al Corriere, tutti a
chiedersi il perché dell'accanimento
giudiziario nei confronti di Schettino: anche
la Concordia, diversamente dall'Arca di
Noè, è stata costruita da
"esperti" e non da dilettanti!
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Incandidabilità: ma serve
davvero?
Mercoledì, 08 Gennaio 2014
Renzi, che
non siede in Parlamento,
incontrerà Berlusconi, che non siede in
Parlamento, per discutere di legge
elettorale.
Grillo, che
non siede in Parlamento, ha a sua volta
ribadito, con il discorso streaming di fine
anno, quanto va sostenendo da marzo 2013.
No, solo per dire... ci si stracciano le
vesti per fare una legge
sull'incandidabilità, la più
rigorosa possibile, tutto nella norma,
però, se a dettare l'agenda di lavoro del
Parlamento siano tre privati cittadini che, chi
per un motivo, chi per un altro, non siedono in
Parlamento.
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PD: Sotto a chi tocca!
Lunedì, 06 Gennaio 2014
Chissà se ora ci si rende conto dello
sgarbo supponente di quel "Rodotà chi?"
che avrebbero potuto pronunciare i cognati di
Stefano Fassina ...
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di Franco
Ragusa
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libera
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